Il progetto Smart City per la città di Firenze si pone l’obiettivo di dare le linee guida per il futuro urbano fino al 2030 e si sviluppa tramite il così detto Smart city Plan, un vero e proprio masterplan dedicato ai cittadini e al miglioramento delle loro condizioni di vita.
Il programma, cercando di raggiungere obiettivi concreti per la città ed il territorio metropolitano è uno strumento di programmazione che offre una visione coordinata della vita urbana dal punto di vista architettonico e urbanistico, di infrastrutture e mobilità, di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, sempre mettendo al centro la dimensione sociale della convivenza civile.
La vera ragione del progetto Firenze Smart City sta nella ricerca di un metodo in grado di
concentrare
tutte le migliori energie sull'obiettivo di una città
sostenibile e solidale, davvero intelligente perché, grazie alle reti sociali e le spinte innovative, è in grado
di migliorarsi sempre anche di fronte alle difficoltà
apparentemente insormontabili. Essere una città Smart, per Firenze, significa far proprio il concetto di “resilienza”, ovvero la capacità di adattarsi
al cambiamento, di rispondere alle crisi aprendo
scenari nuovi.
La definizione più diffusa di “Smart City” si limita all'ammodernamento tecnologico delle componenti sociali e dello sviluppo urbano al fine di ottenere la miglior governance possibile con il minor investimento di sforzi. Per il Comune di Firenze il concetto è stato ampliato integrando la definizione di adattamento. La città intelligente è quindi quella in grado di adattarsi, ovvero modificare le proprie strutture fisiche e sociali, al fine di assicurare la qualità della vita e dell’ambiente anche a fronte delle maggiori difficoltà territoriali prodotte dai cambiamenti climatici.
Firenze quindi non punta semplicemente ad adeguarsi al cambiamento, ma vuole essa stessa cambiare nel processo di costruzione.
Sarà Giacomo Parenti il Direttore Generale del Comune di Firenze, che si occuperà del progetto Smart City da lui così definito:
“Risposte sociali, economiche e ambientali nuove,
per resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni
dell’ambiente e della storia. In questo senso la
resilienza è una componente necessaria per lo
sviluppo sostenibile e quindi durevole, agendo in via
prioritaria sui modelli organizzativi e gestionali dei
sistemi urbani. Le città intelligenti sono sostenibili
e le città sostenibili sono resilienti. La Firenze di
domani è una Firenze che coglie l’opportunità, a
partire dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
(SEAP), approvato a seguito dell’adesione della
città al patto dei Sindaci nel 2010. Il Piano vede al
2020 la riduzione del 21% delle emissioni di CO2
in atmosfera e si pone l’obiettivo di guardare oltre:
al 2030, con l’obiettivo stimato di riduzione al 40%.
Lo sguardo di prospettiva arriva addirittura al 2050,
con un target di riduzione del 70%: è un obiettivo
ambizioso, che nessuno è in grado di garantire
oggi trattandosi di una città storica e d’arte in cui
interventi rilevanti e significativi non sono sempre
possibili, ma non dobbiamo rinunciarvi anzitempo
perché possiamo fare affidamento sull’energia
creativa e innovativa che questo territorio ha
sempre saputo esprimere.
Sviluppare uno Smart City Plan è un compito
arduo: grazie al progetto STEEP (System Thinking
for Effi ciency Energy Planning), abbiamo avuto
l’occasione di confrontarci in Europa e con le città
di Bristol (UK) e San Sebastian (Spagna). Abbiamo
condiviso con i nostri partner che è necessario
considerare la città come un complesso sistema
di processi dove tutti i vari elementi e fattori della
vita urbana sono connessi; in questo contesto,
una singola azione di un singolo settore in città
influenza e ha ricadute nella realtà su tutti i settori,
in quanto parte integrante e integrata di un unico
sistema efficiente ed efficace.
Tuttavia lo Smart City
Plan è uno strumento e - in linea con il suo stesso
nome - non può che essere smart e semplice: è
uno strumento flessibile, in grado di aggiornarsi
e tenere conto delle evoluzioni e innovazioni
soprattutto nei settori chiave individuati, ovvero
efficientamento energetico, mobilità e ICT; è uno
strumento operativo ma anche un compendio
di obiettivi e risultati. E’ un piano che per avere
successo deve essere partecipato e quindi deve
essere condiviso con tutti coloro che vivono
Firenze, per residenza e per attività. Nell'ottica
partecipativa, proprio dal basso devono poter
arrivare stimoli e suggerimenti che fanno poi di una
strategia e di una pianificazione l’arma vincente per
la sua stessa realizzazione. E’ un percorso lungo; la
prima tappa dello Smart Florence Plan è al 2030 e
solo attraverso una lungimirante analisi supportata
da indicatori chiari, facilmente misurabili e
immediatamente riconoscibili, in cui l’utente finale
è il nostro primo obiettivo, possiamo dotarci di uno
strumento che non sia solo enunciazione di princìpi
ma - grazie alle azioni in esso ricompreso - sia anche
attuativo e di risultato.
Con il SEAP è stato possibile
ricavare una moltiplicazione dei benefici a medio-lungo
termine (al 2020) tramite un piano delineato
e la formalizzazione e il dettaglio di politiche
energetiche che tenevano conto delle politiche in
atto, con una visione più completa e integrata e con
l’interazione settoriale. Se non vogliamo definirlo “il
piano dei piani”, possiamo comunque affermare
che il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile è
stato l’espressione di un’azione unica, congiunta
e sinergica dell’amministrazione che ha incluso e
amplificato gli obiettivi e i risultati dei vari settori e
piani esistenti, di recente approvazione o in fase di
revisione.
Con lo Smart City Plan il Comune di Firenze vuole
andare oltre non solo come orizzonte temporale
ma anche come documento di programmazione:
non un action plan, non una semplice descrizione
strategica ma uno spazio di discussione per
evidenziare le eventuali barriere, le misure e le
azioni da adottare per realizzare una strategia
locale di smartness da poter progressivamente
estendere e far conoscere, indagando inoltre su
come promuovere e aumentare la consapevolezza
e il coinvolgimento attivo dei cittadini. Sarà un
documento che passo dopo passo ci accompagnerà
verso la Firenze di domani: elettrica, a volumi zero,
green, sostenibile, resiliente, in una parola smart.”