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Firenze: in arrivo il tributo di bonifica

23 maggio 2017
A partire dal prossimo giugno 182mila contribuenti fiorentini riceveranno il bollettino per il pagamento del contributo di bonifica per lo scorso anno. Quest’anno tutti i cittadini dovranno pagare e le risorse raccolte serviranno alle diverse azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, con controllo e pulizia periodica sul reticolo e sulle opere idrauliche di tutti i corsi d’acqua cittadini.
Come si apprende dal portale del Comune di Firenze, quest’anno tutti i cittadini dovranno versare un contributo utile a finanziare tutte le operazioni di bonifica. Il contributo deve essere versato poiché Firenze è inserita nel Consorzio di Bonifica Medio Valdarno che comprende anche montagne e pianure di Empoli, Prato, Pistoia e la zona a nord di Siena: in tutto 63 Comuni con un reticolo idrografico che ammonta complessivamente a 5613 chilometri tra cui i bacini dell’Ema, Mugnone, Terzolle, Greve, Pesa, Vingone, Elsa, Ombrone e Bisenzio. Sui fiumi e torrenti che interessano Firenze gli investimenti del Consorzio sono stati pari a quasi 5milioni e 900mila euro per il 2016 e toccheranno quest’anno una cifra di quasi 6milioni e 200mila euro. 
I Consorzi di Bonifica sono regolati da leggi nazionali e regionali (in Toscana è la LR 79/2012 che ha riformato il settore) e rappresentano un unicum nel panorama istituzionale italiano: sono infatti persone giuridiche pubbliche a struttura associativa e di autogoverno, amministrati da organi eletti dai consorziati e concreta espressione di sussidiarietà nel rispetto del principio costituzionale. Per garantire le risorse necessarie alle lavorazioni i Consorzi di Bonifica sono titolari di potere impositivo sugli immobili urbani ed agricoli, che traggono beneficio dall'attività dell’ente. La caratteristica principale dei Consorzi, incrementata con la recente riforma, infatti è il loro carattere operativo. 
Con il loro bagaglio di tecnici e operatori, i Consorzi sono fattivamente presenti ogni giorno nei loro comprensori, con un’attività costante e qualificata, riconosciuta da tutti gli attori istituzionali, sociali e ed economici che a vario titolo entrano in contatto con il mondo consortile. 

Le aree di Firenze soggette a bonifica 

I bacini interessanti la città di Firenze sono quelli dei torrenti Affrico, Terzolle, Mugnone, Mensola, Greve ed Ema, della Piana di Settimo, del borro di Rimaggio e del fosso di Gamberaia. La manutenzione si espleta in ripetuti passaggi di sfalcio della vegetazione a mano o a macchina, fino a 4 volte l’anno sull’Arno solo nel periodo primavera-estate; rimozione arbusti, tronchi, ramaglie ed altri materiali di deposito; tagli selettivi per il mantenimento della vegetazione della fasce ripariali, ingrassaggio, controllo efficienza e sostituzioni delle parti deteriorate delle difese idrauliche (portelle, paratoie, etc.); verifica della tenuta degli argini, risagomature scarpate e sistemazione di muri di sponda.. Su Firenze si evidenziano i lavori necessari sul Fosso delle Serre, la sistemazione del Terzolle (dentro a Careggi e a valle di Piazza Dalmazia), la riqualificazione del Mugnone con nuovi percorsi nel tratto a valle del Ponte Rosso e la stabilizzazione della briglia a valle di via Caracciolo. 

Come si calcola e come si paga il contributo 

La base di calcolo è la rendita catastale per i fabbricati ed il reddito dominicale per i terreni che servono ad identificare, come vuole la normativa, il valore dell’immobile beneficiato dalla bonifica. Il contributo da pagare è il prodotto della moltiplicazione della rendita o del reddito per diversi indici tecnici frutto degli studi affidati all’Università di Firenze e riportati dal Consorzio nel Piano di Classifica, adottato dall’Assemblea e poi definitivamente approvato dalla Regione Toscana. Dalle prime stime di calcolo, un’abitazione in categoria catastale A2 di 900 euro di rendita catastale pagherà intorno ai 23 euro l’anno, un negozio di 3500 euro di rendita pagherà circa 32 euro e un grande albergo con 35 mila euro di rendita 370 euro circa. Più in generale si stima anche che il 47% dei consorziati fiorentini pagherà meno di 20 euro e l’88% meno di 50 euro. In questa prima fase ai primi intestatari di ciascuna proprietà saranno recapitati semplici avvisi con ampio margine di scadenza e numerose possibilità di pagamento (poste, bonifico anche con home banking, online, tabaccaio, etc.).

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