SMART CITY >

BOLOGNA

  • Progetti: 16
  • Investimenti: 56200000
  • Popolazione: 371217
Il progetto di Bologna Smart City parte il 30 luglio 2010 quando il Comune di Bologna, l’Università di Bologna e Aster hanno firmato un Protocollo d’intesa per la costituzione della piattaforma progettuale “Bologna Smart City”. 
L’obiettivo di questa piattaforma è rispondere ai bisogni della comunità per migliorare in modo diffuso la qualità della vita e garantire i diritti fondamentali della socialità, dell’istruzione, dello sviluppo e della salute. 
Le Città Smart sono sistemi intelligenti e sostenibili, aree urbane che “pianificano coerentemente l’integrazione delle diverse caratteristiche identitarie del proprio territorio – culturali, economiche, produttive, ambientali – in un’ottica di innovazione”. Bologna sceglie di percorrere questa strada nel solco della propria tradizione civica, attraverso un’alleanza tra mondo della ricerca e Università, imprese e pubblica amministrazione per sviluppare soluzioni utili ad affrontare problematiche urbane e sociali, mettendo le tecnologie al servizio delle persone. 
Sulla base di questa definizione, la città di Bologna deve essere pensata come un sistema intelligente e sostenibile dove l’ottimizzazione delle risorse consente sia di qualificare i servizi già esistenti e sia di crearne di nuovi per una città aperta alla partecipazione e al contributo creativo dei cittadini (civic commons), come previsto anche dal Piano Strategico Metropolitano. Le progettualità scaturite da questa collaborazione saranno presentate all’interno del Piano Strategico Metropolitano e potranno essere oggetto di proposte congiunte finalizzate a bandi nazionali ed europei. L’accordo sottoscritto ha anche lo scopo di mettere a sistema le attività svolte fino ad oggi da Comune, Alma Mater e Aster sul tema Smart City ed è ora aperto all’adesione di altri enti e imprese. 
A commentare il progetto di trasformazione della città di Bologna in Smart City sono il Sindaco Virginio Merola, il Rettore dell’ Alma Mater Ivano Dionigi e il Presidente di Aster Fabio Rangoni. 

“Vogliamo unire i talenti e le idee migliori per Bologna – spiega Merola – perché per affrontare i problemi quotidiani che toccano la vita delle persone, occorre puntare sulla ricerca e sull’utilizzo delle tecnologie. Per noi una città è intelligente se compie delle scelte nette e sostenibili, per garantire un futuro alle giovani generazioni. Pertanto, intendiamo investire insieme ai partner che vorranno essere con noi, su alcune azioni strategiche nel campo dell’energia, dei servizi, del digitale e della valorizzazione dei beni ambientali e culturali”. 

“In questo progetto – afferma Dionigi – l’Università mette i propri saperi a disposizione di Bologna soprattutto in un momento in cui le esigenze e le scelte individuali e collettive sono rese più urgenti e più difficili dalla grave crisi economica e occupazionale e dalla necessità di nuovi assetti politici e istituzionali nazionali e internazionali. L’Università, consapevole del suo ruolo sociale e del legame naturale e storico tra Torri e Toghe, intende porsi sempre di più come grande consulente dello sviluppo della città, della società e dell’impresa”. 

“Bologna Smart City è un obiettivo prioritario per rilanciare attrattività e innovatività dell’intera regione Emilia-Romagna – conclude Rangoni– Perciò mettiamo a disposizione della città la visione che abbiamo sviluppato a livello nazionale e internazionale, e l’esperienza di catalizzatore e diffusore di innovazione e competitività, acquisita attraverso progetti di grande rilevanza per il tessuto imprenditoriale e per il sistema della ricerca regionale, a partire dalla Rete Alta Tecnologia”. 

I partner sopracitati della piattaforma “Bologna Smart City” sono già impegnati nella definizione di alcuni progetti da presentare nel quadro del bando PON (Programma Operativo Nazionale) Smart Cities and Communities (in linea con gli obiettivi del Piano Strategico Metropolitano). 
Più in generale Comune, Università e Aster hanno individuato 7 ambiti chiave sui quali sviluppare le prime azioni congiunte della Piattaforma. Si tratta di un primo gruppo di sette priorità tematiche per le quali si raccolgono nuove adesioni da parte di enti e imprese interessate a sviluppare azioni specifiche e “partnership Smart”.
Questi i 7 ambiti “Bologna Smart City”: 

1. Beni Culturali (valorizzazione e riqualificazione del centro storico e del suo patrimonio culturale, dei portici e del turismo) 

2. Iperbole 2020 Cloud & Crowd (riprogettazione della Rete Civica Iperbole, basata sulla tecnologia cloud e un’identità digitale integrata, per raccogliere l’offerta di contenuti e servizi di PA, imprese e cittadini) 

3. Reti intelligenti (Smart grid, Banda ultra larga Fiber to the Home (FFTH) e Smart Lightning) 

4. Mobilità sostenibile (sviluppo di una rete della mobilità elettrica intelligente); 

5. Quartieri sicuri e sostenibili (Ristrutturazione patrimonio pubblico e privato per efficenza e produzione energia, monitoraggio della sicurezza degli edifici, gestione dei rifiuti, social housing, domotica, co-working, servizi e nuovi ambienti per lavoratori della conoscenza e ricercatori) 

6. Sanità e Welfare (e-care, e-health, ottimizzazione dei processi e business intelligence) 

7. Educazione e istruzione tecnica (sviluppo progetti in ambito educativo, promozione di una nuova cultura tecnica e scientifica).

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