I dati analizzati a Watec Italy 2017, tenutasi a Palermo, dal 21 al 23 giugno, indicano che i bassi livelli tariffari sono dovuti agli scarsi investimenti e alla forte inefficienza. La città più economica in questi termini è Milano.
Le tariffe dell’acqua in Italia sono fra le più basse d’Europa e del mondo. L’International Statistics For Water Services dimostra che nel nostro Paese i costi al metro cubo vanno dagli 0,79 dollari di Milano agli 1,94 dollari di Torino. Se ne è parlato a Watec Italy 2017, la mostra convegno internazionale dedicata alla gestione e alla salvaguardia della risorsa idrica.
Le bollette ‘light’ non devono però far esultare. Come infatti afferama Rosario Mazzola, docente di Ingegneria Idraulica all’Università di Palermo :
“Le tariffe idriche non aumentano però quanto dovrebbero. I valori decisamente bassi sono legati agli scarsi investimenti effettuati sul fronte delle infrastrutture e alla forte inefficienza che continua a registrarsi in alcune aree, specialmente nel Meridione. Le tariffe in Italia sono cresciute progressivamente ma lentamente nell’arco degli ultimi anni, raggiungendo un valore medio di circa 2 euro al metro cubo. Guardando la bolletta, le percentuali dei rincari sembrano astronomiche, ma in realtà in valore assoluto sono decisamente modeste. Il problema principale restano gli investimenti: un esempio virtuoso proviene dalla Germania, dove le tariffe consentono un costante rinnovamento degli impianti e delle strutture. In Italia alcune zone sono ormai a regime: al Nord si stanno ottenendo buoni risultati, mentre al Sud non c’è capacità di investire a fronte di elevati costi gestionali. Quali sono le previsioni sul futuro delle reti idriche? I motori più potenti funzionano solo sulle auto che hanno pneumatici efficienti, non su quelle che hanno le ruote quadrate”.
LE TARIFFE IN EUROPA.
Tra le altre città italiane si segnalano Napoli con 1,48 dollari al metro cubo, Roma con 1,62 dollari e Bologna con 1,71 dollari. Dal raffronto con le principali città europee emergono differenza notevoli: ad Amsterdam, per esempio, si paga poco più di 7 dollari per metro cubo, a Oslo 4,57 dollari, a Bruxelles 5,12 dollari, a Zurigo quasi sei dollari (5,96 per essere precisi) mentre a Copenhagen addirittura 8,06 dollari. Pur tenendo conto della tassazione e di altri oneri come quello per il trattamento delle acque reflue, le tariffe italiane restano tra le più basse d’Europa, come osservano gli esperti che hanno partecipato ai convegni.
IL QUADRO MONDIALE. Anche a livello mondiale sono pochi i Paesi in cui l’acqua costa meno che in Italia. Tra questi l’Iran (a Teheran si pagano 0,19 dollari per metro cubo), le Mauritius (0,43 dollari), Macao (0,54 dollari), la Cina (a Shanghai si pagano 0,59 dollari per metro cubo) e Taiwan (a Taipei ogni metro cubo di acqua si paga 0,61 dollari). I bassi valori delle tariffe idriche in Italia risultano ancora più evidenti dal confronto in base al Pil. A Bologna il Prodotto interno lordo è di 29.600 dollari pro capite e per ogni metro cubo di acqua si pagano 1,71 dollari; in Francia a Bordeaux il Pil pro capite è di 35.700 dollari e l’acqua costa 4,80 dollari; a Graz, in Austria, con un Pil pro-capite di 42.600 dollari si pagano 6,07 dollari per metro cubo. Il livello di ricchezza, dunque, non è assolutamente proporzionale ai costi dell’acqua.