Nel gennaio 2012, grazie al finanziamento derivante da alcuni fondi nazionali, il Comune di Torino ha avviato il progetto “URBAN 3 - PARCO DI SPINA 4, PROMENADE DELL’ARTE E DELLA CULTURA INDUSTRIALE” che consiste nella riqualificazione urbana di alcune aree verdi della città attraverso l’inserimento di alcune opere d’arte. Lo scenario nel quale si sviluppano il progetto del Parco ed il progetto di completamento e valorizzazione dello stesso mediante l’inserimento di opere d’arte, oggi ricade all’interno del grande programma di trasformazione denominato “Urban Barriera”, ma in origine nasce all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana nell’area di trasformazione “Ambito 5.10/1 - Spina 4” così denominata dal Piano Regolatore Generale della Città di Torino.
In particolare il progetto si occupa di riqualificare quelle zone dove si localizzarono, nei primi anni del ‘900, gli stabilimenti siderurgici e metallurgici - che divennero proprietà FIAT nel primo dopoguerra e quindi Iveco nel secondo - adibiti ad attività di assemblaggio e verniciatura dei telai industriali fino alla loro dismissione nel 1993.
Obiettivo principale di progetto è la realizzazione di un parco di circa 43.000 mq. là dove sorgeva l’insediamento industriale i cui “reperti” saranno oggetto invece di alcuni interventi di recupero architettonico. Nella demolizione, a metà degli anni 2000, sono state infatti conservate alcune delle strutture industriali quali la “cattedrale”, fra le prime opere in calcestruzzo armato a tre navate realizzate negli anni ‘20 dalla Ditta Porcheddu su brevetto Hennebique, e la torre piezometrica, in cemento armato, costruita nei tardi anni ’30 in prossimità di Spina 4, che verrà trasformato in un luogo a servizio della collettività, con un nuovo nido e un asilo di infanzia, spazi di aggregazione e funzioni socio-culturali.
La realizzazione del grande parco di Spina 4, la pedonalizzazione e il rifacimento del mercato “Foroni”, gli interventi di qualità urbana diffusa nell’area del Borgo Storico di Barriera (illuminazione pubblica, mobilità ciclopedonale, arredo urbano e spazi verdi), la riqualificazione degli spazi sportivi della Cascina Marchesa, il completamento dell’area verde nel cortile dell’ex-Ceat, l’apertura e la qualificazione dei cortili scolastici, il potenziamento del sistema del verde adiacente a via Bologna, sono tutti progetti che riqualificheranno l’intera area dell’ex parco industriale attraverso l’innesto di un parco e di molteplici servizi pubblici per i cittadini.
Un progetto che quindi risponde perfettamente alle richieste dell’Unione Europea in ambito delle trasformazioni urbane per le nuove Smart City del 2020.
Dal punto di vista economico-occupazionale, sono stati invece attivati progetti a sostegno della formazione professionale, di contrasto alla dispersione scolastica e per l’integrazione nel mercato del lavoro, parallelamente si agirà per il miglioramento della coesione sociale, il rafforzamento delle attività culturali e la partecipazione attiva degli abitanti.
Il progetto si occupa quindi della creazione di un parco estensivo spondale con l’inserimento nei bacini lacustri di zone di sistemazione naturalistica. In questo modo l’Amministrazione è in grado di fornire nuovi spazi di aggregazione e socializzazione ai cittadini, “arredati” con componenti architettoniche e di arredo rilevanti ai fini della pubblica fruizione.
Durante la stesura del progetto il Comune di Torino ha deciso di seguire le vocazioni espresse dal territorio connotato dalla presenza dei laghetti di cava rappresentanti di un ecosistema consolidato di particolare valenza naturalistica. Infine una parte dell’ex parco industriale è stata trasformata in parco agricolo con modalità di gestione mista e con la collaborazione attiva ortolani ed agricoltori esperti.