PROGETTI >

Progetto per il l'Idrovia Ferrarese

  • Investimenti: 145000000
Il Comune di Ferrara, durante il proprio processo di trasformazione in comunità intelligente, ha avviato diversi interventi di riqualificazione e valorizzazione dell'asta navigabile che collega Pontelagoscuro a Portogaribaldi, al fine di trasformare il territorio circostante in una vera e propria risorsa culturale, turistica ed economica. Il principale progetto avviato è quello dell’Idrovia Ferrarese - a cui ha partecipato anche il Comune di Ravenna- progetto che fa parte della pianificazione nazionale (PGT e Piano della Logistica) e regionale (PRIT). 
L’idrovia mette la comunità e la cittadinanza al centro della riqualificazione territoriale, con l’obiettivo di innescare un modello di sviluppo economico e produttivo che sia sostenibile e duraturo. Il tracciato del progetto generale dell’Idrovia Ferrarese attraversa la Pianura ferrarese comprendendo i territori di 8 Comuni minori, fino al mare, in un ambito di ricche tradizioni culturali e gastronomiche e di grande pregio naturalistico. Il corso dell’asta fluviale interessato dai lavori ha inizio dalla Conca di Pontelagoscuro nei pressi di Ferrara, oltrepassa poi la città estense e si immette, attraverso la pianura e le Valli di Comacchio, nel Mare Adriatico che bagna Porto Garibaldi e Lido degli Estensi, sviluppandosi quindi per circa 70 km. La vastità dell’intervento ha richiesto particolari pratiche di gestione del progetto che è stato infatti suddiviso in diversi lotti, per un totale di opere finanziate pari a circa 145 milioni di euro. 

La Provincia di Ferrara ha costituito di recente una cabina di regia all’interno di un protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna, l’autorità Portuale di Ravenna e l’AIPO per condividere i problemi legati alla gestione dell’idrovia, ma, allo stesso tempo, per cogliere le opportunità offerte dallo stare insieme: 
Il Porto di Ravenna, quale hub strategico di riferimento rappresenta uno dei principali porti in Italia per lo scambio commerciale con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero (circa il 24% del totale nazionale a esclusione dei prodotti petroliferi) ed è un riferimento importante per il trasporto marittimo da e per i mercati del medio ed estremo Oriente. Le merci in arrivo a Ravenna, in futuro, per procedere verso nord, tramite eventualmente il passaggio per le alpi, risparmierebbero chilometri immettendosi nell’idrovia ferrarese, rispetto ad accedere a Rovigo tramite il Canal Bianco. 
La Regione Emilia-Romagna, dal canto suo, può garantire un sistema normativo di riferimento e di pianificazione territoriale ottimale.
L’AIPO mette in campo le sue esperienze operative. Così come sono stati tratti spunti utili dal confronto con realtà quali Cremona e Mantova, porti interni di navigazione nei quali le Province hanno competenze gestionali dirette. 

Lo studio gestionale sull’idrovia è stato condotto in parallelo rispetto alla candidatura ad un bando comunitario a gestione diretta della Commissione Europea. La Provincia di Ferrara ha voluto contribuire subito a dare identità alla propria appartenenza alla “Core Network” presentando un progetto sul bando annuale 2012 Ten-T (l’ultima coda della programmazione comunitaria in corso: 2007-2013), per un importo complessivo di 40 milioni che riguarda i lotti già appaltati e per i quali la conclusione dei lavori era prevista per il 31 dicembre 2015. Il contributo di 2 milioni di euro, ottenuto ufficialmente dalla Provincia di Ferrara, verrà re-investito nel progetto idroviario stesso: da circa 20 anni ormai i trasporti Po-Medio e Basso Adriatico non possono più utilizzare l’idrovia ferrarese. 
Rendere fruibile l’idrovia ferrarese, anche per il sistema commerciale, con l’ingresso dell’idrovia a Porto Garibaldi, sarà per Ravenna molto conveniente e veloce. Una volta realizzato e adattato l’accesso fluviale e con i fondali scavati, il porto di Porto Garibaldi sarà appetibile come scalo di trans-shipment per le merci dirette alle zone con i più alti PIL d’Italia. 
L’Idrovia Ferrarese è un progetto in progress, con un’attività di fund raising in corso, finanziamenti ulteriori sono necessari per arrivarne al completamento, in quanto l’attuale contributo di origine statale è di 145 milioni di euro a fronte dei 245 milioni di euro necessari alla realizzazione del progetto da distribuire tra opere principali e complementari. Il finanziamento attuale si concentra in massima parte sull’asta navigabile, ma i futuri 100 milioni dovranno necessariamente essere investiti sulla piattaforma di Ferrara e l’accesso al Po. L’analisi economico-finanziaria e strategica del progetto idrovia ferrarese condotta nel corso del 2008, prevedeva, per Ferrara, investimenti per riqualificare il canale Boicelli piuttosto che l’area di Baura. 

Il Progetto Idrovia Ferrarese è stato avviato grazie alla partecipazione e all’impegno di numerosi attori, dalle Istituzioni che l’hanno ideato e finanziato, agli Enti che amministrano i territori che saranno interessati dai lavori, fino alle aziende cui questi ultimi sono stati e saranno affidati. Il progetto è coordinato dalla Provincia di Ferrara, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e attuabile grazie a finanziamenti statali. Coinvolge, per un’estensione di circa 70 km, 8 Comuni nel territorio della Provincia di Ferrara: Ferrara, Copparo, Tresigallo, Formignana, Migliaro, Migliarino, Ostellato e Comacchio. 
Con il progetto per l’Idrovia Ferrarese il comune intende perseguire alcuni obiettivi concordanti con lo sviluppo economico-sociale delle Smart City, previsti dal programma Horizon 2020. Tra questi: 
- Trasformare l'Idrovia in un canale navigabile sviluppando un'infrastruttura compatibile con l'ambiente; 
- mobilità altenrativa all'automobile (bicicletta+idrovia) 
- riduzione del traffico veicolare (e quindi riduzione di emissioni di CO2) 
- crescita per il turismo e per le attività economiche connesse al corso del fiume.

Smart Cities