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Rapporto Energy Manager 2017

4 agosto 2017
È stato pubblicato il Rapporto Energy manager 2017, l’analisi che la Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia FIRE, pubblica annualmente per fornire le statistiche ufficiali sulla figura e per approfondire i trend di particolare interesse in relazione all’energy management nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione.
Il Rapporto è stato realizzato da FIRE nell’ambito della Convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico "per la promozione e la formazione della figura del tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia" nominato ai sensi dell’articolo 19 della legge 9 gennaio 1991 n.10. Oggi, come si legge nel rapporto FIRE, l’energy manager è una figura chiave per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico nelle imprese e negli enti. 
La liberalizzazione del mercato, l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi, la crisi finanziaria e l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici sono tutti elementi che negli ultimi quindici anni hanno contribuito ad accrescere l’attenzione di imprese ed enti verso una gestione ottimale dell’energia e delle altre risorse. L’energy manager è quindi la risorsa fondamentale per trasformare questa attenzione in azioni concrete. La prima parte di questo lavoro fornisce un panorama dettagliato delle nomine effettuate dai soggetti obbligati e volontari e delle stime sul livello di inadempienza. Nella seconda parte si riportano i risultati derivanti dall’indagine condotta da FIRE nei primi mesi dell’anno. 
 Tutto il Rapporto mira a far comprendere meglio chi sono gli energy manager in Italia e le potenzialità di tale figura nel panorama energetico. Gli obiettivi di questo rapporto sono in particolare i seguenti: 
• fornire un quadro statistico dettagliato delle nomine degli energy manager pervenute alla FIRE nell’anno 2016; 
• illustrare i risultati dell’indagine annuale condotta da FIRE sul ruolo e le attività degli energy manager; 
• promuovere il ruolo dell’energy manager fra i soggetti inadempienti e fra i soggetti non obbligati interessati ad avviare delle azioni di miglioramento dell’uso dell’energia. 
In relazione all’ultimo punto, i dati delle nomine dei soggetti obbligati, come si evince in un capitolo del rapporto dedicato al tema specifico, lasciano trasparire una certa percentuale di inadempienza alla nomina, soprattutto nella Pubblica Amministrazione. Si tratta di un segnale preoccupante, perché spesso indice di una scarsa attenzione al tema dell’efficienza energetica (e dunque della relativa spesa economica).
 
Le certificazioni. Energy manager ed EGE 
Le direttive 2002/91/CE e 2006/32/CE, rispettivamente sulle performance energetiche degli edifici e sui servizi energetici, hanno richiesto ai Paesi membri di dotarsi di schemi per assicurare la qualificazione ed eventualmente la certificazione dei professionisti e degli operatori del settore dell’energia: una richiesta confermata nelle direttive successive. Per quanto riguarda invece la formazione della figura dell’energy manager i percorsi disponibili sono molteplici, e si basano su una formazione preferibilmente universitaria (e.g. ingegneria con indirizzi energetici, come suggerito dalla circolare ministeriale 219/F del 1992), eventualmente integrata da master dedicati all'efficienza energetica ed alle fonti rinnovabili e/o corsi di formazione. 
Risulta poi fondamentale curare l'aggiornamento professionale, per cui esistono varie iniziative a livello nazionale, come i corsi generali o su temi specifici organizzati da ENEA e FIRE. L’energy manager è una figura interdisciplinare che risponde a diverse esigenze e che trova spazio sia lato domanda, sia lato offerta (ESCO e altri operatori di settore). In questa ottica sono state emanate alcune norme tecniche che prevedono il coinvolgimento di tale figura, come la norma europea EN 16001 sui sistemi di gestione dell’energia (SGE), nel 2011 sostituita dallo standard internazionale ISO 50001, la EN 15900 sui servizi di efficientamento energetico, la UNI CEI 11339 sugli esperti in gestione dell'energia (EGE) e la UNI CEI 11352 sulle ESCO. La norma UNI CEI 11339 sugli EGE, in particolare, consente di certificare le competenze degli energy manager e di sfruttare anche le opportunità aperte dalla legge 14 gennaio 2013 n. 4 sulle figure professionali non organizzate in ordini e collegi. 
L’EGE in accordo alla definizione del D.Lgs. 115/2008, è definito come: “soggetto che ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente”, dunque è una qualifica attribuita a una figura professionale moderna ed interdisciplinare, chiamata ad agire nel contesto di un nuovo mercato europeo dell'energia che, in attuazione delle direttive comunitarie che impongono la liberalizzazione del settore, sta cambiando profondamente anche l'equilibrio degli interessi tra consumatori, fornitori di energia ed ESCO. 
Tale figura associa alle competenze tecniche delle solide basi in materie ambientali, economico-finanziarie, di gestione aziendale e di comunicazione. L’energy manager nelle piccole e medie organizzazioni è auspicabile che sia un soggetto certificato EGE mentre, nelle grandi organizzazioni, dove l’energy manager può essere un dirigente di alto profilo scelto in virtù della sua vicinanza al board, non è detto che la certificazione EGE sia applicabile direttamente a lui. Essa, inoltre, si presta naturalmente al ruolo di responsabile del Sistema Gestione Energia o ad uno o più componenti dell’energy team nell'ambito della norma ISO 50001. Si tratta di capacità sviluppabili attraverso un percorso formativo adeguato e, soprattutto, mediante l'esperienza sul campo. Non è quindi una qualifica che si possa conseguire unicamente grazie a corsi o alla nomina secondo la legge 10/1991. 
A giugno 2017 risultano presenti sul sito di ACCREDIA 1.951 certificati, emessi dai vari organismi di certificazione, relativi alla certificazione di Esperto in Gestione dell’Energia (UNI CEI 11339) conformi al D.Lgs. 102/2014. La FIRE, per rispondere alle richieste delle direttive europee e al nuovo contesto del mercato energetico, ha attivato un sistema di certificazione dell'energy management che risponde alla norma tecnica, il SECEM. Il SECEM è stato accreditato a inizio 2012, risultando il primo organismo ad ottenere questo riconoscimento per la norma UNI CEI 11339.

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