Un percorso che, raggruppando oltre 40 soggetti tra imprese,
PA, Utility, Istituti di ricerca, Associazioni e liberi professionisti, ha
potuto affrontare, valutare e analizzare l’intera filiera di sviluppo e
gestione di una CER, con l’obiettivo di contribuire alla definizione di policy,
strumenti, standard e normative che le favoriscano supportando PA e cittadini
in questa nuova sfida energetico/gestionale.
L’incontro ha fatto luce sulle problematiche legate allo
sviluppo delle CER al fine di elaborare una sorta di cahier de doléances
propositivo di soluzioni oltre che di iniziative atte a supportarle.
L’attività si colloca nell’ambito programmatico e
finanziario del Piano Triennale 2022-2024 della Ricerca di Sistema Elettrico,
Progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli
usi finali, WP1 “Comunità Energetiche Smart”.
Gli aspetti monitorati dall'osservatorio:
• Giuridico, quali forme giuridiche meglio si prestano alle CER: “Fino a oggi ci si è orientanti prevalentemente su associazioni non riconosciute perché ad esse è connessa una gestione più semplice e meno onerosa, ma in prospettiva, con la nascita di comunità sempre più ampie e popolose, si prevede la costituzione di soggetti più strutturati in associazioni riconosciute, cooperative o fondazioni sociali. In ogni caso parliamo di soggetti senza scopo di lucro, in accordo con la normativa.”
• Governance, quale tipo di organizzazione permette di regolare in modo efficace i rapporti tra i soci di una CER, potenzialmente numerosi ed eterogenei per tipologia e contributo: “In attesa di esempi concreti, la “teoria giuridica” vede nelle cooperative a responsabilità limitata (Scarl) e assimilabili, una configurazione che può permettere una buona gestione e ripartizione delle responsabilità interne, nonché la possibilità di redistribuire tra tutti i membri molteplici forme di ricavo della CER. È tuttavia soggetta a costi di gestione che la renderanno plausibile specialmente per determinate dimensioni e numero di partecipanti.”
• Economico e finanziario, sono sufficienti i ricavi e gli incentivi per coprire i costi e destinare un quota dell’incentivo per le finalità sociali e di sviluppo del territorio che devono contraddistinguere le CER?: “Generalmente sì, soprattutto se la CER è stata ben dimensionata, considerando correttamente i profili di consumo e produzione. In prospettiva, le CER potranno diventare collettori di servizi aggiuntivi e quindi sostenere l’ulteriore sviluppo della CER e una maggiore efficienza gestionale del territorio.”
• Tecnologico, in particolare per quanto riguarda la definizione di best practice per la definizione di KPI e lo scambio di informazioni tra piattaforme di monitoraggio e gestione delle CER, aspetti determinanti anche per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei profili di consumo da parte dei membri della CER e promuovere un uso e gestione più razionale e consapevole dell’energia;
• Divulgativo, con la definizione di strategie per fare conoscere i vantaggi delle CER ai cittadini, ai soggetti pubblici e privati e favorire il loro coinvolgimento attivo.
Tra i temi emersi spicca quello della “triplice
transizione”: transizione Ecologica, tecnologica e culturale che porta con se
la necessità di una governance salda e di un coordinamento unitario del
processo.
Lucio De Luca, Vice Presidente Anci Lombardia, ha posto
l’accento sull’importanza che la transizione e le comunità energetiche
rinnovabili hanno sotto il profilo economico e sociale, permettendo spesso di
reinvestire i risparmi raggiunti in politiche di coesione.
Una transizione che parte dalla digitalizzazione per
modificare la gestione energetica e quindi l’impatto ecologico. Proprio la
digitalizzazione e la gestione dei dati sono alla base di ogni processo e
-proprio per questo motivo – Enea investe nello studio della “filiera del
dato”, tentando di individuate i dati strategici e formulare standard ed indici
utili a enti ed istituzioni per gestire al meglio l’energia.
All’incontro molti interventi di primo rilievo, grazie alla
partecipazione di un grande numero di esperti ed esponenti del settore: Stefano
Pizzuti, Responsabile Divisione Smart Energy, ENEA; Massimiliano Pierini,
Managing Director RX Italy MCE; Lucio De Luca, Vice Presidente Anci Lombardia; Giuseppe
Viola, Direttore Generale Confservizi Cispel Lombardia; Nicoletta Gozo –
Coordinatrice Roll-Out Tecnologico, Divisione Smart Energy, ENEA, Matteo
Caldera, Laboratorio Smart Cities and Communities, ENEA; Andrea Brumgnach, AD
Ceress – Vice Presidente Italia Solare; Enea Moscon, Responsabile Business
Development BU Mercato Gruppo A2A; Ludovica Terenzi, Legal Counsel GreenSquare
Italia; Roberto Bianchini, Partner Laboratorio Ref Ricerche; Vittorio
Cossarini, Presidente Assoesco; Massimo Di Domenico Confservizi Cispel
Lombardia e Cluster Smart City & Community Lombardia; Andrea Guzzetti,
Responsabile Comunità Energetiche Edison Next; Federico Pastorello, Unità
Programmazione e Sviluppo – SEI Gruppo Tea Mantova; Leonardo Cavalieri, Sales
& Marketing Manager MAC; Andrea Sasso, Founder & CEO Nesos Net; Carlo
Masseroni, Product Marketing Manager ST Microelectronics; Elena Cremascoli,
Direzione Verde e Ambiente Area Energia e Clima Comune di Milano; Mauro
Donnini, Responsabile Area Tecnologia Energia e Ambiente Assistal; Sergio
Olivero, Energy Center del Politecnico di Torino; Massimiliano Faini, Direttore
Garda Uno; Fabrizio Prestinoni, Head of PA Green Tech Sorgenia; Alessio
Cividini, Head of Energy Management Gruppo SGR; Tiziano Milazzo, Design
Specialist – Business Innovation Engie Italia; Stefano Pizzuti, Responsabile
Divisione Smart Energy, ENEA; Nicoletta Gozo – Coordinatrice Roll-Out
Tecnologico, Divisione Smart Energy, ENEA; Lucio De Luca, Vice Presidente Anci
Lombardia.
Hanno moderato l’incontro: Paolo Zangheri, Laboratorio Smart
Cities and Communities ENEA, ed Emanuele Martinelli, CEO Energia Media.