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Milano e il progetto sharing cities

22 febbraio 2018
A Milano, dietro le quinte di Sharing Cities ci sono associazioni e pmi
Un distretto smart a energia zero, questo è l'obiettivo di Sharing Cities, progetto europeo che nei prossimi cinque anni vedrà la collaborazione tra Milano, Londra e Lisbona. Il progetto Sharing Cities è relativo a"soluzioni per città e comunità intelligenti che integrano i settori dell'energia, trasporti e ICT attraverso progetti pilota", all'interno del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Oltre alle tre città pilota (Milano, Lisbona e Londra) di cui Londra è capofila, vi sono altre tre città follower: Bordeaux, Burgas e Varsavia che replicheranno i modelli proposti. Sharing Cities  sperimenta soluzioni innovative per rispondere ad alcune importanti sfide ambientali: l'abbattimento delle emissioni inquinanti di edifici e mezzi di trasporto e il miglioramento della qualità  urbana. Il quartiere efficiente in divenire di Milano Porta Romana Vettabbia, attraverso gli interventi su 25.000 mila metri quadri di unità residenziali, sarà laboratorio di sperimentazione innovativa di tecnologie, economia della condivisione, sviluppo e monitoraggio di dati per comprendere come adattare successivamente il modello a una più vasta area urbana.

IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Sharing Cities è un progetto di innovazione attraverso il quale la città Milano, insieme a un ampio partenariato pubblico privato locale, si impegna ad attuare interventi smart di riqualificazione urbana nel distretto di Porta Romana – Vettabbia. Tra questi, l’attività di riqualificazione energetica dei condomini, affidata a Teicos UE, insieme a Future Energy Srl, al Politecnico di Milano e Legambiente.

I residenti dei condomini che hanno aderito al progetto di riqualificazione saranno i primi cittadini di Milano a usufruire di servizi innovativi di efficienza e sostenibilità energetica. Il progetto li ha resi protagonisti nella definizione degli interventi di innovazione per ottenere un sensibile miglioramento della qualità della vita nell’ambiente costruito, attraverso un processo che sarà replicato con valore in altri distretti urbani.

Ad oggi, oltre la metà degli obiettivi di progetto sui condomini sono stati raggiunti; il sindaco Sala, assieme all’Assessore Cristina Tajani, ha inaugurato i primi due cantieri, ad agosto nei condomini di via Verro e via Tito Livio. Nel mese di ottobre, altri condomini stanno discutendo in assemblea la proposta di riqualificazione energetica emersa dal lavoro di co-progettazione sviluppato nell’ultimo anno. Solo i prossimi due condomini che deliberano potranno ottenere tutti i benefit economici presentati duranti gli incontri di co-design.  

I COSTI DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Il progetto riceve un contributo europeo complessivo di 25 milioni di euro. Circa 8,6 milioni saranno destinati al partenariato della città di Milano e di questi, 2,1 milioni saranno un introito del Comune.
Le PMI coinvolte nel progetto come Teicos UE hanno creduto nel valore dell'innovazione al punto da decidere di investire direttamente nel progetto. Nell’azione di progetto dedicata all'edilizia, dove Teicos UE è referente dei lavori e coordinatore a livello europeo delle attività per tutte e tre le città faro, Teicos insieme a Future Energy sta investendo oltre 2 milioni di euro. Al giorno d'oggi è da interpretare come un rischio per una PMI fare un investimento economico del genere? Certamente sì, ma “l’obiettivo è innescare lo sviluppo di un vero mercato della riqualificazione energetica del patrimonio residenziale per trasformare le necessità di manutenzione in veri processi di valorizzazione del patrimonio costruito, per favorire il rilancio dell’edilizia nell’era del consumo di suolo pari a zero” spiega Cecilia Hugony A.D. di Teicos UE.

Milano è l'unica città nel progetto Sharing Cities europeo ad oggi ad aver scommesso non solo su edifici pubblici ma anche sui condomini privati; questo è stato possibile grazie a Teicos UE, che ha investito risorse e know how per sviluppare un modello innovativo di approccio alla riqualificazione energetica del condominio.

DIETRO LE QUINTE: CO-PROGETTAZIONE DELLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA CON I CONDOMINI, IL CO-DESIGN
Dalla collaborazione virtuosa tra il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Poliedra, Legambiente, Teicos Ue e Future Energy è nato il processo di coprogettazione che si è sviluppato tra novembre 2016 e giugno 2017.
Parallelamente agli studi tecnici della diagnosi energetica, sono stati strutturati dei momenti di ascolto, flessione ed informazione con i condomini che hanno voluto partecipare alla sperimentazione.

Come è stato organizzato il co-design?
I condomini sono stati divisi in tre gruppi e per ognuno sono stati organizzati tre incontri (meeting 1,2 e 3) di co-progettazione (co-design) presso le sale dei municipi 4 e 5 di Milano, tra il mese di novembre e maggio 2016. Il meeting 1 è stato per tutti una riflessione comune sui disagi e i punti di forza dell’edificio nel quale si abita, cogliendo l'occasione di confrontarsi con altri residenti di altri condomini che avevano aderito all'iniziativa. 
Il meeting 2 è stato un appuntamento di progettazione collaborativa dedicato a identificare gli scenari possibili di rinnovamento, partendo dalla messa in comune dei risultati della diagnosi energetica da parte dei tecnici Teicos- Future Energy. Nel terzo incontro sono stati discusse le due proposte di riqualificazione per condominio, originate dagli scenari definiti nell’incontro precedente. 
Le proposte, sviluppate sia dal punto di vista tecnico che economico e finanziario, sono state illustrate attraverso strumenti visivi e campioni di materiali. In conclusione è stata scelta una proposta di intervento per condominio.
Infine, presso ogni condominio è stato organizzato un incontro finale nel quale è stato presentato lo scenario prescelto a tutti i residenti, anche coloro che non hanno partecipato agli incontri precedenti. In un ambiente rilassato ed informale, ogni partecipante ha potuto chiarire i dubbi e proporre nuovi interventi. La coprogettazione è stata un processo fondamentale perché i condomini comprendessero davvero cosa sarebbe successo al condominio e quale sarebbe stato il valore e il ritorno economico ottenuto con gli interventi di riqualificazione. Questo approccio didattico ha permesso ai condomini di divenire consapevoli e partecipi del progetto.


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