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Top Utility: migliorati i servizi in dieci anni, ora si punta all’innovazione

25 febbraio 2022
Dieci anni di continuo miglioramento hanno reso più solide le utility, che si prepa- rano ad affrontare le sfide future grazie a smart metering, IoT e cybersecurity. Marangoni: “Il settore è in buona salute: si è mostrato resiliente, ha continuato a fare ricerca e ad innovare”. Tra gli altri premiati Acquevenete, Alperia, Gruppo CAP, Gruppo Iren, Marche Multiservizi, Veritas e Viva Servizi
L’epidemia e le crisi energetiche accompagnano un momento di svolta. In die- ci anni, le utility italiane hanno migliorato i servizi, riducendo le perdite idriche, i tempi di intervento e au- mentando la raccolta differenziata. Per il futuro, punteranno su digitalizzazione e innovazione. Lo dimo- stra il fatto che anche nell’anno terribile della pandemia, il 2020, hanno continuato ad investire (7,2 mi- liardi): risorse impiegate per le nuove sfide come manutenzione predittiva, digitalizzazione della mobilità o cybersecurity. Sono alcuni dei trend che emergono dai dati della decima edizione dello studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiu- ti” presentato questa mattina da Alessandro Marangoni, CEO di Althesys e capo del team di ricerca, nel corso del Top Utility, l’evento organizzato in collaborazione con Utilitalia che fa il punto dello stato dell’arte nei settori acqua, energia e rifiuti, atteso dagli operatori anche per i premi alle migliori società dei servizi pubblici. L’azienda migliore quest’anno è risultata il Gruppo Hera; i premi tematici sono andati ad Acquevenete, Alperia, Gruppo CAP, Gruppo Iren, Marche Multiservizi, Veritas e Viva Servizi.

“L’ultimo anno ha rappresentato uno spartiacque - dice l’economista Alessandro Marangoni, CEO di Althesys -. Il mondo post-pandemia sarà per molti versi differente da quello precedente, ma le top utility hanno reagito positivamente e da questa edizione speciale, dove analizziamo gli ultimi dieci anni, emerge che il settore è in buona salute: si è dimostrato resiliente, ha continuato a migliorare le performance indu- striali, a fare ricerca e a innovare”.

"La pandemia - commenta il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo - ha contribuito ad ac- celerare la spinta verso la digitalizzazione delle utilities, lungo un percorso già iniziato da tempo caratte- rizzato da un impegno e da investimenti crescenti. Ora, grazie anche alle risorse messe in campo dal Pnrr, sarà possibile muovere un altro importante passo per migliorare ancora i servizi offerti agli utenti, la performance ambientale, il contributo dei lavoratori e la filiera, nonché la qualità della vita nelle città".