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STUDIO EY SUL NUCLEARE

22 gennaio 2024
Secondo il nuovo studio pubblicato da EY “L’energia nucleare è sul punto di una rinascita”, l’energia nucleare ricopre un ruolo determinante nel percorso verso la transizione dai combustili fossili a fonti energetiche in grado di garantire la sicurezza energetica e contrastare il cambiamento climatico.
L'energia nucleare, grazie alla propria capacità di risposta immediata e al significativo potenziale di crescita, costituisce un elemento chiave per istituire sistemi elettrici a basse emissioni e in grado di far fronte alla crisi climatica.
Nell'ambizioso obiettivo mondiale di raggiungere un bilancio net-zero entro metà secolo, l'energia nucleare, attualmente presente in 32 Paesi con una capacità totale di 413 GW, gioca un ruolo significativo nell'evitare 1,5 gigatonnellate (Gt) di emissioni globali e ridurre la domanda mondiale di gas di 180 miliardi di metri cubi (bcm) annualmente. Questa energia è tra le risorse energetiche che possiede il più basso livello di emissioni di CO2, rendendola dunque fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi SDG stabiliti nell'Accordo di Parigi.
Sulla base delle stime di EY, si nota che l'impatto benefico del progetto di cooperazione europea “Iter”, attualmente in fase di sviluppo, potrebbe raggiungere 15,9 miliardi di euro all'interno dell'economia europea, considerando i vantaggi legati alla ricerca, allo sviluppo e alle competenze richieste sul mercato del lavoro, nonché i benefici ambientali. A questi si aggiungerebbero più di 70 mila nuovi posti di lavoro da creare entro il 2030 all'interno dell'Unione Europea, con l'Italia come principale beneficiaria.
Nel contesto italiano specifico, si prevede una generazione di valore aggiunto di 45 miliardi di euro, accompagnata da un risparmio di 400 miliardi rispetto a uno scenario basato solamente su fonti rinnovabili e centrali convenzionali. In termini occupazionali, si prevede la creazione di oltre mezzo milione di posti di lavoro a livello nazionale entro il 2050, così come la creazione di 52 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno nel breve termine, esclusivamente legati alla fase di costruzione.