HOME   ▸   NEWS   ▸   ENVIRONMENT

Stati generali della Green Economy 2023: costi e benefici dell’economia di domani

27 ottobre 2023
Sono i costi e benefici della transizione ecologica al centro della 12esima edizione degli Stati Generali della Green Economy che si svolgeranno a Rimini all’interno di Ecomondo il 7-8 novembre prossimo, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
La transizione all’economia di domani - una green economy, decarbonizzata, circolare e rigenerativa - è in grado di generare benefici economici superiori ai suoi costi ed è occasione di sviluppo, innovazione e occupazione. La sola decarbonizzazione dell’economia italiana costa 14,7 miliardi di euro l’anno nel periodo 2020-30, ma dà un risparmio diretto di 6,6 miliardi l’anno e muove un indotto che assicura maggior entrate per lo Stato pari a 53 miliardi l’anno: un valore molto superiore ad una finanziaria. Investire nelle rinnovabili elettriche, arrivando a 123 GW nel 2030 creerebbe 430mila nuovi posti di lavoro, la circolarità nei rifiuti porterebbe 97mila nuovi occupati e un investimento nel ripristino degli ecosistemi di 261 milioni genererebbe un valore aggiunto 10 volte superiore.

La piena attuazione degli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2030 porterebbe ad un risparmio totale di costi energetici e di costi delle emissioni di circa 66 Mld€ con un effetto moltiplicatore sulle attività economiche e sulle entrate del bilancio dello Stato: fra Irpef, imposte dirette e indirette, contributi sociali e altre entrate correnti, si arriverebbe nel decennio a maggiori entrate per lo Stato di ben 529,5 Mld€ cumulate al 2030, a fronte di un investimento aggiuntivo di 147 miliardi.
Non solo, se venisse attuata la piena circolarità economica, il consumo complessivo dei materiali nel 2030 diminuirebbe del 14,5% rispetto al 2020, calerebbe la quantità di rifiuti prodotti (-17 Mt al 2030), aumenterebbe la quantità di rifiuti sottoposti ad attività di riciclo (+18% al 2030), portando il tasso di riciclo nel 2030 all’89,8%.