L'Istituto De Angeli ha implementato la tecnologia MBR per trattare le acque provenienti dai propri impianti di produzione
Xylem, soprattutto con le pompe a marchio Flygt, da anni è già un fornitore di Istituto De Angeli, che ha imparato ad apprezzarne soprattutto l'affidabilità nel tempo. Nella scelta del partner cui affidare la realizzazione di un simile impianto, però, i responsabili dell'azienda hanno voluto effettuare un'analisi di mercato, da cui Xylem è risultata vincente in termini qualitativi ma, soprattutto, di supporto tecnico.
Dal punto di vista puramente concettuale, infatti, il processo di filtrazione a membrana è relativamente semplice, mentre risulta determinante la qualità della membrana filtrante e la corretta regolazione dell'intero processo. I singoli valori, infatti, devono essere adeguatamente tarati, in funzione della qualità dei liquami in arrivo, per ottenere una corretta pulizia della membrana stessa.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che le membrane svolgono il “solo” compito di separare gli elementi solidi da quelli liquidi. É quindi fondamentale che i liquami vengano preventivamente trattati per consentire una filtrazione efficace ed efficiente. Un equilibrio difficile da raggiungere, poiché legato alle caratteristiche chimiche dei reflui stessi. Da qui lo stretto rapporto di collaborazione tra lo staff tecnico interno di Istituto De Angeli e gli specialisti di Xylem.
La manutenzione ordinaria, anche grazie al controllo automatizzato, è infatti gestita in autonomia dai tecnici dell'Istituto, mentre il personale del fornitore effettua verifiche periodiche per individuare le progressive ottimizzazioni del processo di depurazione. Lo stesso Bellini ha confermato come, già nei primi mesi di funzionamento, pur trattando 13 metri cubi di reflui all'ora, ma con la capacità di tollerare picchi nell'ordine dei 18 metri cubi “abbiamo registrato un risparmio energetico che, rispetto alle tecnologie tradizionali, è nell'ordine del 20%, con l'ulteriore vantaggio di scaricare acque caratterizzate da una qualità particolarmente elevata. Ma il nostro obiettivo è quello di ottimizzare ulteriormente il ciclo stesso, per ridurre ulteriormente i consumi”.
Da qui la conferma dello stretto rapporto di collaborazione con i tecnici di Xylem che, oltre a collaborare attivamente in fase di progettazione e dimensionamento dell'impianto (poi installato dai tecnici di Fildrop), nelle prime due settimane di attività hanno provveduto a tarare al meglio ogni singolo parametro, realizzando così un'autentica fornitura "chiavi in mano". Una modalità operativa, richiesta sin dall’inizio dal cliente, particolarmente apprezzata da Istituto De Angeli, che ha sottoscritto anche un contratto di assistenza post avviamento.
Il funzionamento di un impianto MBR, infatti, richiede una rigorosa attenzione al rispetto dei corretti equilibri chimici e fisici, data la componente biologica atta alla depurazione, ma anche dei cicli di pulizia. “In questi primi mesi”, spiega Bellini, “abbiamo scelto di operare con parametri decisamente conservativi. Valori che ottimizziamo progressivamente, con il supporto dei tecnici di Xylem incaricati di analizzare periodicamente lo stato delle membrane”. Accade così che, ogni 12 minuti, viene effettuato un semplice controlavaggio, di poche decine di secondi, per rimuovere i fanghi depositati sulla superficie delle membrane. Una volta alla settimana, invece, si effettua un ciclo di pulizia, facendo circolare, in momenti distinti, prima acido citrico e poi ipoclorito, per rimuovere le sostanze adsorbite dalle membrane. Con cadenza annuale, invece, è opportuno un autentico lavaggio di recupero che può durare quasi fino ad una giornata, che prevede il trattamento delle membrane con l'impiego di ipoclorito e acido citrico, ad alta concentrazione, per riportare le superfici filtranti nelle condizioni di efficienza iniziali.
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