Auto elettriche in crescita del 155% in Italia da gennaio nonostante il crollo dell’automotive, ma gli obiettivi 2030 restano lontani
Sono il 3% delle nuove immatricolazioni nei primi nove mesi dell’anno, complessivamente in calo
del 34%. Simone Franzò, E&S Group: “Il rafforzamento degli incentivi all’acquisto, il maggior numero di modelli “elettrificati” in commercio e l’ulteriore crescita dell’infrastruttura di ricarica hanno favorito il cambio di passo. Tuttavia, parliamo di cifre ancora modeste: il PNIEC fissa a 6 milioni
le auto elettriche che dovrebbero circolare in Italia nel 2030, una cifra ben lontana dalle attuali 70.000. Se vogliamo raggiungere o superare questi obiettivi, è necessario uno sforzo congiunto
da parte di operatori della filiera, utilizzatori dei veicoli e policy maker”
Il settore automotive è stato uno dei più colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia da Covid19: solo in Italia, nei primi 9 mesi del 2020 le immatricolazioni, circa 972.000, sono calate del 34% rispetto allo stesso periodo del 2019 (1,4 milioni). Tuttavia, il mercato delle auto elettriche - “full-electric”, sempre più apprezzate, e “ibride plug-in” - si mostra in controtendenza: tra gennaio e settembre le immatricolazioni hanno superato il 3% del totale (+2% rispetto al 2019), attestandosi a 30.000, cioè il 155% in più. Inoltre, gli obiettivi fissati dalle principali case automobilistiche, sia in termini di vendita che di nuovi modelli offerti, non hanno subito significative variazioni al ribasso, viceversa in alcuni casi sono stati incrementati.
Parliamo di dati ancora molto modesti se rapportati ai 2,3 milioni di autoveicoli elettrici immatricolati lo scorso anno nel mondo (ora il parco complessivo è pari a 7,5 milioni), ma che lasciano ben sperare per lo sviluppo del mercato della mobilità elettrica in Italia. Cifre e analisi contenute nello Smart Mobility Report 2020 realizzato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla quarta edizione e presentato questa mattina nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione delle aziende partner della ricerca.
“Tra i fattori che hanno favorito la crescita - commenta Simone Franzò, Direttore dell’Osservatorio Smart Mobility dell’E&S Group - ci sono certamente il rafforzamento degli incentivi all’acquisto, l’incremento dei modelli “elettrificati” (88 al primo semestre 2020, di cui 50 PHEV e 38 BEV, in totale 26 in più rispetto all’anno prima) offerti in Italia dalle case automobilistiche, che hanno rivisto al rialzo i target di vendita dei prossimi anni, e l’ulteriore aumento dell’infrastruttura di ricarica: i punti di ricarica pubblici e privati a uso pubblico ad agosto erano oltre 16.000, il 20% in più rispetto a fine 2019”.
“Tuttavia - continua Franzò - parliamo di cifre ancora modeste: il Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC) fissa a 6 milioni le auto elettriche che dovrebbero circolare in Italia nel 2030, a fronte delle attuali 70.000. Se vogliamo raggiungere o addirittura superare questi obiettivi si stima che debbano essere investiti nei prossimi 10 anni circa 200 miliardi di euro, tra autovetture e infrastrutture di ricarica, opportunamente favoriti, quantomeno nel breve periodo, da meccanismi di supporto adeguati. Le condizioni di contorno create dai policy maker e dagli operatori incideranno in maniera significativa: agire in maniera sinergica su tutti i fattori è condizione necessaria per consentire al nostro Paese di collocarsi ai primi posti in Europa, con evidenti ricadute positive sulla filiera e su tutto il sistema-Paese”.
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