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Sanpellegrino, primo report sulla creazione di valore condiviso

6 ottobre 2017
L’azienda bergamasca attua una serie di migliorie tecniche per ridurre costi, l’impatto ambientale e gravare meno sull’ecosistema.
Un esempio è lo stabilimento del Gruppo Sanpellegrino aperto nel 2016 a Castrocielo (FR). Una smartfactory alimentata al 100% con energie rinnovabili, che si pone un obiettivo di emissioni zero e consente una riduzione di circa il  25% delle emissioni di anidride carbonica legate al trasporto. Il progetto industriale, del valore di 16 milioni di euro, infatti, ha consentito di completare l’approccio multi-fonte di Nestlè Verache, attraverso la distribuzione delle sorgenti sul territorio nazionale, contribuisce a valorizzare le risorse idriche locali e ad avvicinare il luogo di imbottigliamento e di consumo, riducendo di conseguenza l’impatto ambientale. 

A questo si aggiunge un investimento di 90 milioni di euro per la realizzazione della Flagship Factory di San Pellegrino Terme (BG), che ha l’obiettivo di rendere il sito produttivo ancora più performante per sostenere il business dell’azienda nei prossimi anni. Toccherà al celebre studio di architettura danese BIG progettare la nuova casa dell’acqua minerale S.Pellegrino, destinata a diventare il biglietto da visita del Gruppo e una risorsa economica e turistica per l’intera comunità. Anche Levissima si prepara a rinnovare il proprio stabilimento, con un progetto fortemente integrato nel territorio e teso a valorizzare le montagne dalle quali sgorga la sua acqua.

Gestione sostenibile delle risorse naturali e riduzione impatto ambientale
La salvaguardia delle fonti e dei territori circostanti è alla base delle politiche di sostenibilità ambientale di Sanpellegrino che ha predisposto nella zona di captazione un sofisticato sistema di sicurezza per garantire la purezza originaria dell’acqua minerale. Nelle zone di rispetto e protezione l’azienda effettua, invece, controlli stringenti per preservare le aree evitando che si installino attività invasive o potenzialmente inquinanti. Ne è un esempio la tenuta di Acqua Panna a Scarperia, nel Mugello, un’area di oltre 1.300 ettari dedicata esclusivamente ad azienda agricola biologica e area faunistica per l’incremento della fauna selvatica. La salvaguardia delle risorse idriche per Sanpellegrino coincide anche con l’ottimizzazione del loro utilizzo, attraverso la riduzione del consumo di acqua nei processi produttivi, pari a 1,8 litri per litro imbottigliato (- 6% rispetto al 2014).

Il Report riflette anche l’impegno di Sanpellegrino sul fronte della riduzione dell’impatto ambientale che si traduce nella diminuzione del 14,8% della quantità di anidride carbonica emessa per ogni litro di acqua trasportata rispetto al 2012, nel risparmio di oltre 6.000 tonnellate di PET nei propri packaging negli ultimi 8 anni e nella scelta di una logistica sostenibile. Oltre il 41% dell’acqua imbottigliata dal Gruppo viaggia, infatti, su rotaia, rimorchi ultraleggeri o su mezzi innovativi alimentati a LNG(Gas Naturale Liquefatto) con una capacità inquinante 11 volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci. Nel caso di Levissima, questa percentuale sale a quasi il 50%, in crescita costante negli anni.

Anche le performance energetiche degli stabilimenti del Gruppo sono in costante miglioramento, con una riduzione del 37% del consumo di energia dal 2010 e l’utilizzo del 100% di energia acquistata da fonti rinnovabili.