Aqua Italia illustra gli interventi per ridurre gli sprechi a vantaggio dell’ambiente. Trattando l’acqua è possibile un recupero di efficienza delle caldaie tra il 18-20% e dell’8-10% sul circuito di riscaldamento.
AQUA ITALIA – l’Associazione Costruttori Trattamenti Acque Primarie federata ANIMA Confindustria – con l’avvio della stagione termica suggerisce di provvedere alla consueta pulizia e invita a far verificare l’efficienza energetica di tutto l’impianto per intervenire da subito per ottimizzare le prestazioni, abbattendo i consumi e le sostanze inquinanti.
Per la messa a punto sono necessari interventi poco invasivi come l’addolcimento, il condizionamento chimico e la filtrazione. Le caratteristiche dell’acqua potabile, benché perfettamente conformi ai requisiti di legge, non sempre sono idonee a far funzionare in maniera energeticamente efficiente gli impianti tecnologici per il comfort nell’edilizia e per la distribuzione di acqua ad uso sanitario. Diversi studi di settore, prove e test di efficienza hanno verificato che trattando l’acqua è possibile un recupero di efficienza delle caldaie tra il 18-20% e dell’8-10% sul circuito di riscaldamento.
Per la stagione invernale 2022-2023 il recente decreto del Ministero della Transizione Ecologica (n. 383 del 6 ottobre 2022) prevede nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici: un’ora in meno di accensione al giorno, stagione ridotta di 15 giorni e la riduzione di un grado delle temperature. Se la caldaia è in condizioni ottimali ma negli impianti sono presenti depositi di calcare e fanghi l’efficienza energetica ne risente molto. Infatti, se i termosifoni sono caldi per metà a causa della presenza di depositi si avrà una barriera allo scambio termico, di conseguenza, nel tempo a disposizione per l’accensione, è possibile non riuscire a raggiungere la temperatura consentita. Se nel circuito di acqua sanitaria vi è depositato del calcare, anch’esso isolante termico, sarà necessario tenere accesa per più tempo la caldaia per avere acqua calda.
Aqua Italia sottolinea che le soluzioni di trattamento acqua legate all’efficientamento energetico rientrano nelle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus (65%), dal Bonus Ristrutturazione (50%) e dal nuovo Superbonus (110%). Si ricorda che tra i vari requisiti minimi che deve possedere un edificio nuovo o riqualificato, è imposto l’obbligo del trattamento dell’acqua del circuito di riscaldamento e dell’impianto sanitario, proprio per garantire una migliore efficienza e un minore impatto ambientale (DM 26 giugno 2015).
Trattare l’acqua domestica è fondamentale per abbattere l’inquinamento e ridurre i costi, considerato anche il caro-bollette dell’ultimo periodo che incide sensibilmente sul bilancio familiare.