In Italia il riscaldamento a biomassa è un segmento di mercato in evoluzione e crescita. Innovazione degli impianti, minor impatto ambientale, risparmio in bolletta, prezzo del combustibile controllabile, comfort termico, design esclusivo sono i principali fattori che determinano la scelta di acquisto di un impianto di riscaldamento a biomassa. Un dato confermato nel corso degli anni anche dalle vendite in costante crescita.
Le biomasse solide (legna, pellet e cippato) sono oggi la
principale fonte energetica rinnovabile italiana per il riscaldamento termico
e, rappresentando il 32% dell’energia rinnovabile italiana, hanno un ruolo
determinante per soddisfare gli obblighi del Piano Europeo di Transizione
Energetica. Tant’è che tra progressi tecnologici, nuovi sistemi automatici più
efficienti, calo dei consumi, tra il 2010 e il 2022 le emissioni di Pm10
generate dagli apparecchi a legna e pellet in Italia sono diminuite del 40%, al
netto di una sostanziale stabilità del parco installato.
Il dato emerge dai dati presenti nel Rapporto Statistico
2023 “Il legno nel riscaldamento residenziale e domestico” curato da Aiel –
Associazione italiana energie agroforestali, che fotografa lo stato del
riscaldamento domestico a biomasse al 2022 e, in particolare, l’evoluzione del
parco tecnologico e i suoi effetti in termini di efficienza energetica e di
riduzione delle emissioni atmosferiche.
Il turnover tecnologico ha interessato in particolare i
dispositivi “tradizionali” come i camini aperti, che sono passati dal 42% del
parco installato nel 2010 al 34% nel 2022. Mentre le stufe a pellet, negli
stessi anni, sono passate dal 6% al 21% del totale installato. Resiste tuttavia
nel nostro Paese un parco vetusto, visto che il 66% degli apparecchi ha un’età
superiore ai 10 anni. Negli 5 anni si nota però un forte calo degli apparecchi
a legna basati su tecniche di combustione “tradizionale”: il camino aperto, ad
esempio, rappresenta solo lo 0,4% dei dispositivi di installazione recente.
Proprio le innovazioni tecnologiche e la spinta verso
l’efficienza energetica del settore sono al centro di Progetto Fuoco, il più
importante trade-show mondiale dedicato al riscaldamento a biomassa, in
programma a Veronafiere dal 28 febbraio al 2 marzo 2024.
«A Progetto Fuoco il tema della sostenibilità ambientale è
al centro» dichiara Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere. «I
dati del rapporto Aiel dimostrano che la sostituzione dei generatori più datati
in favore dell’acquisto di quelli di nuova generazione è fondamentale per
compiere un vero passo avanti verso l’abbassamento delle immissioni di
particolato nocivo in atmosfera ultimi. Ecco perché questo appuntamento mette
al centro proprio le tecnologie di ultima generazione, che vanno nella direzione
dell’efficientamento energetico e che contribuiscono alla transizione ecologica
dell’intero settore del riscaldamento a biomassa».
La scommessa sul riscaldamento a biomassa arriva anche dai
finanziamenti che i governi stessi stanziano per incentivare l’acquisto di un
prodotto a biomassa o la sostituzione di un impianto obsoleto.
Recentemente il Governo italiano, con un apposito
stanziamento di 21 milioni di euro, ha dato seguito alle richieste di tutto il
settore del riscaldamento, che chiedeva di riconoscere gli effetti positivi del
provvedimento già in vigore per tutto il 2023. La misura viene incontro alle
esigenze delle tante famiglie italiane che utilizzano il pellet per riscaldarsi
nei mesi centrali dell’inverno, che non vedranno così aumentare la loro spesa,
ma anche di quelle della filiera del riscaldamento a biomassa, che grazie al
contenimento dei prezzi può guardare con fiducia ai prossimi mesi.
“Siamo soddisfatti per la conferma dell’Iva sul pellet al
10% per i primi due mesi del 2024, specialmente Un segnale arriva dalla Legge
di Bilancio che ha confermato la riduzione dell’IVA al 10% sulle compravendite
di pellet per i primi due mesi del 2024. perché vanno considerati i ridotti
margini finanziari con cui questa Legge di Bilancio ha dovuto fare i conti”, ha
spiegato Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel (Associazione Italiana
Energie Agroforestali). “Il mantenimento dell’aliquota eviterà di gravare
ulteriormente sulla spesa energetica delle famiglie italiane. Inoltre, secondo
quanto risulta dalle nostre interlocuzioni con la Guardia di Finanza, con cui
manteniamo un’intensa collaborazione nella lotta a evasione, elusione fiscale e
frodi carosello, la misura è fondamentale per promuovere l’emersione del
mercato sommerso”.
“Quello lanciato dalla politica è un segnale positivo di
attenzione per il comparto dell’energia dal legno e dalle biomasse, che in
Italia vale 4 miliardi di euro e coinvolge 14 mila imprese”, ha aggiunto Raul
Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere che dal dal 28 febbraio al 2
marzo 2024 ospiterà Progetto Fuoco, il più importante trade-show mondiale
dedicato al settore, dalle stufe ai caminetti passando per caldaie, barbecue e
cucine a legna e pellet.