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REPowerEU: un piano per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde

23 maggio 2022
La Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU: la risposta alle perturbazioni del mercato mondiale dell'energia causate dall'invasione russa dell'Ucraina. La trasformazione del sistema energetico europeo è urgente per porre fine alla dipendenza dell'UE dai combustibili fossili della Russia e affrontare la crisi climatica.
La Commissione europea ha presentato il 18 maggio il piano REPowerEU, che rappresenta la sua risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato mondiale dell'energia causate dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. La trasformazione del sistema energetico europeo è urgente per due motivi: porre fine alla dipendenza dell'UE dai combustibili fossili della Russia, che sono usati come arma economica e politica e costano ai contribuenti europei quasi 100 miliardi di € all'anno, e affrontare la crisi climatica. Agendo come Unione, l'Europa può affrancarsi più rapidamente dai combustibili fossili russi. L'85% degli europei ritiene che l'UE dovrebbe ridurre quanto prima la sua dipendenza dal gas e dal petrolio russi per sostenere l'Ucraina. Le misure contenute nel piano REPowerEU possono aiutare a realizzare questa ambizione attraverso il risparmio energetico, la diversificazione dell'approvvigionamento energetico e una più rapida diffusione delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle case, nell'industria e nella generazione di energia elettrica.
La trasformazione verde rafforzerà la crescita economica, la sicurezza e l'azione per il clima a beneficio dell'Europa e dei nostri partner. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), fulcro del piano REPowerEU, sostiene la pianificazione e il finanziamento coordinati delle infrastrutture transfrontaliere e nazionali e i progetti e le riforme nel settore dell'energia. La Commissione propone di apportare modifiche mirate al regolamento RRF per integrare specifici capitoli REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri (PRR) attualmente esistenti, in aggiunta alle numerose riforme e investimenti già presenti in tali piani. Le raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo 2022 daranno un contributo a questo processo.

Risparmiare energia
Il risparmio energetico è il modo più rapido ed economico di far fronte all'attuale crisi energetica e far diminuire le bollette. La Commissione propone di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, tra cui un aumento dal 9% al 13% dell'obiettivo vincolante di efficienza energetica fissato nell'ambito del pacchetto legislativo "Pronti per il 55%" (Fit for 55) connesso al Green Deal europeo. Risparmiare energia adesso ci aiuterà a prepararci alle possibili sfide del prossimo inverno. Gli Stati membri sono invitati ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico.

Diversificare l'approvvigionamento e sostenere i nostri partner internazionali
L'UE collabora da diversi mesi con partner internazionali per diversificare l'approvvigionamento, ed è riuscita a garantire livelli record di importazioni di GNL e maggiori forniture di gas via gasdotti. La piattaforma dell'UE per l'energia, di recente creazione e sostenuta dalle task force regionali, consentirà acquisti comuni volontari di gas, GNL e idrogeno aggregando la domanda, ottimizzando l'uso delle infrastrutture e coordinando i contatti con i fornitori. Per la tappa successiva, riproducendo l'ambizione del programma di acquisto comune dei vaccini, la Commissione valuterà la possibilità di sviluppare un "meccanismo di acquisto congiunto" che negozi e concluda contratti di acquisto di gas per conto degli Stati membri aderenti. La Commissione prenderà in considerazione misure legislative che impongano agli Stati membri di diversificare nel tempo l'approvvigionamento di gas. La piattaforma consentirà l'acquisto congiunto di idrogeno rinnovabile.


Accelerare la diffusione delle energie rinnovabili
Una massiccia espansione e accelerazione delle energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica, nell'industria, nell'edilizia e nei trasporti ci consentirà di conseguire l'indipendenza più in fretta, darà impulso alla transizione verde e abbasserà i prezzi nel tempo. La Commissione propone di aumentare dal 40% al 45% l'obiettivo principale per il 2030 per le rinnovabili nell'ambito del pacchetto "Pronti per il 55%". Questa maggiore ambizione generale getterà le basi per altre iniziative, tra cui:
una strategia dell'UE per l'energia solare volta a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e installare 600 GW entro il 2030;
un'iniziativa per i pannelli solari sui tetti con l'introduzione graduale di un obbligo giuridico di installare pannelli solari sui nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali;
il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore unito a misure per integrare l'energia geotermica e termosolare nei sistemi di teleriscaldamento e di riscaldamento collettivo;
una raccomandazione della Commissione per affrontare la lentezza e la complessità delle procedure di autorizzazione per i grandi progetti in materia di rinnovabili e una modifica mirata della direttiva sulle energie rinnovabili affinché queste ultime siano riconosciute come interesse pubblico prevalente. Gli Stati membri dovrebbero istituire zone di riferimento specifiche per le rinnovabili con procedure di autorizzazione abbreviate e semplificate in presenza di minori rischi ambientali.
la definizione di un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030 per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nei trasporti e nei settori industriali difficili da decarbonizzare. Per stimolare il mercato dell'idrogeno i colegislatori dovrebbero concordare obiettivi secondari più ambiziosi per settori specifici.
un piano di azione per il biometano, che definisce strumenti tra cui un nuovo partenariato industriale per il biometano e incentivi finanziari per portare la produzione a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030, anche attraverso la politica agricola comune.

Ridurre il consumo di combustibili fossili nell'industria e nei trasporti
La sostituzione del carbone, del petrolio e del gas naturale nei processi industriali ridurrà le emissioni di gas a effetto serra e rafforzerà la sicurezza e la competitività. Il risparmio energetico, l'efficienza, la sostituzione dei combustibili, l'elettrificazione e una maggiore diffusione dell'idrogeno rinnovabile, del biogas e del biometano ad opera dell'industria potrebbero far risparmiare fino a 35 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030 in aggiunta a quanto previsto dalle proposte del pacchetto "Pronti per il 55%".
Per migliorare il risparmio energetico e l'efficienza nel settore dei trasporti e accelerare la transizione verso veicoli a emissioni zero la Commissione presenterà un pacchetto per l'inverdimento del trasporto merci, e prenderà in considerazione un'iniziativa legislativa per aumentare la quota di veicoli a emissioni zero nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una determinata dimensione. La comunicazione sul risparmio energetico comprende anche molte raccomandazioni rivolte alle città, alle regioni e alle autorità nazionali che possono contribuire efficacemente alla sostituzione dei combustibili fossili nel settore dei trasporti.

Investimenti intelligenti
Per centrare gli obiettivi di REPowerEU servono 210 miliardi di € di investimenti supplementari entro il 2027, in un'ottica di indipendenza e sicurezza future. Inoltre, tagliare le importazioni di combustibili fossili dalla Russia può farci risparmiare quasi 100 miliardi di € l'anno. Questi investimenti devono essere sostenuti dal settore pubblico e privato a livello nazionale, transfrontaliero e dell'UE.

Contesto
L'8 marzo 2022, a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Commissione ha proposto una bozza di piano per affrancare l'Europa dai combustibili fossili russi ben prima del 2030. In occasione del Consiglio europeo del 24-25 marzo i leader dell'UE hanno sottoscritto questo obiettivo e chiesto alla Commissione di presentare il piano dettagliato REPowerEU adottato oggi. Le recenti interruzioni delle forniture di gas a Bulgaria e Polonia evidenziano quanto sia urgente affrontare il problema dell'inaffidabilità dell'approvvigionamento energetico dalla Russia.
La Commissione ha adottato cinque pacchetti di sanzioni a tutto campo senza precedenti in reazione agli atti di aggressione compiuti della Russia contro l'integrità territoriale dell'Ucraina e alle sempre maggiori atrocità che prendono di mira la popolazione civile e le città ucraine. Le importazioni di carbone sono già soggette al regime di sanzioni. Ora la Commissione ha presentato proposte, attualmente al vaglio degli Stati membri, per abbandonare gradualmente il petrolio russo entro la fine dell'anno.
Il Green Deal europeo è il piano di crescita a lungo termine dell'UE, teso a rendere l'Europa climaticamente neutra entro il 2050. Questo obiettivo è sancito nella normativa europea sul clima, insieme all'impegno giuridicamente vincolante a ridurre le emissioni nette di gas effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Il 25 gennaio 2021 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione e l'Alto rappresentante a elaborare una nuova strategia sull'impegno internazionale in materia di energia. La strategia crea un nesso tra sicurezza energetica e transizione mondiale verso l'energia pulita per mezzo della politica esterna e della diplomazia in materia di energia, in risposta alla crisi dell'energia scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina e alla minaccia incombente dei cambiamenti climatici. L'UE continuerà a promuovere la sicurezza energetica e la transizione verde dell'Ucraina, della Moldova e dei paesi partner nell'immediato vicinato. La strategia prende atto delle ripercussioni dell'invasione russa dell'Ucraina sui mercati mondiali dell'energia, a scapito in particolare dei paesi partner in via di sviluppo. L'Unione continuerà ad adoperarsi a favore di un'energia sicura, sostenibile ed economicamente accessibile in tutto il mondo.