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Report sulla Rigenerazione urbana e transizione energetica

21 settembre 2023
In Italia per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione degli edifici al 2050 sarà necessario un ingente investimento immobiliare, di cui tra i 2,7 e i 4 miliardi di euro annui per interventi di efficientamento energetico e tra gli 1,8 e i 2,5 miliardi di euro annui per lo sviluppo di smart city.
Una cifra importante che, per gli interventi sull’edificato esistente, ma soprattutto per quelli di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana, potrà essere cofinanziata da energy service company coinvolte direttamente dalle fasi preliminari di pianificazione dei progetti. È quanto emerge dal Report sulla Rigenerazione urbana e transizione energetica: i vantaggi dell'integrazione tra progettazione energetica e urbanistica e le ricadute positive sul settore immobiliare, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Edison Next, presentato oggi al 31°Forum Scenari, in programma a Rapallo fino a domani.

Il potenziale impatto economico derivante dall’attuazione degli interventi edilizi necessari al raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzazione interesserà per il sessanta per cento edifici esistenti, coinvolgendo 6,9 milioni di abitazioni nei capoluoghi italiani, e per il quaranta per cento ambiti di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana di porzioni di città, consistenti in oltre 350 milioni di mq di superficie lorda.

Il coinvolgimento di un operatore energetico, in grado di intervenire anche con il ruolo di co-investitore, permette di incrementare la sostenibilità e la competitività degli interventi di riqualificazione edilizia.
 
Grazie, infatti, all’attento esame del reale fabbisogno energetico e alla creazione di un rapporto di partnership solido e duraturo con gli sviluppatori, fin dalla fase iniziale di progettazione, individuando i livelli di decarbonizzazione perseguibili  e definendo le  soluzioni più adeguate al caso specifico, è possibile stimare la contrazione dei tempi di progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione tra l’otto per cento e il dodici per cento e una riduzione diretta dei costi di realizzazione tra l’otto e il quindici per cento, stimabile tra 1 e 1,5 miliardi di euro l’anno nelle operazioni di rigenerazione.