Componenti per auto realizzati con reti da pesca dismesse e fibre di carbonio riciclate, pannelli in schiuma derivati da oli esausti vegetali, biolubrificanti e biocarburanti alternativi ai combustibili fossili: sono alcuni dei risultati che sono stati presentati a Torino, nel corso dell’evento conclusivo del progetto di ricerca Co-Smart.
L’appuntamento, dal titolo “Ricerca e Industria per la Mobilità del Futuro”, ha visto la partecipazione di Crf–Stellantis, A2A E-Mobility, Gruppo Hera, Cnr, Università La Sapienza, oltre ai partner accademici. Finanziato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile nell’ambito del Pnrr – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, il progetto è stato coordinato dall’Università di Pisa con la partecipazione dell’Università di Bologna, del Politecnico di Bari e dell’Università Politecnica delle Marche, e ha coinvolto ricercatori, imprese e centri di ricerca nello Spoke 11 – Innovative Materials and Lightweighting. Durante la mattinata si sono susseguite le presentazioni scientifiche e industriali, mentre il pomeriggio è stato dedicato a una tavola rotonda sulle sfide future per la mobilità sostenibile, seguita da una visita guidata dell’Heritage Hub, in un percorso immersivo nella storia dell’automobilismo italiano.