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NELLE CITTÀ ITALIANE È BOOM DI “HEALTHY BUILDINGS”

20 giugno 2024
Il settore immobiliare, residenziale e commerciale, integra sempre più spesso elementi di benessere nel design, nei materiali e nelle tecniche di costruzione. Il “wellness real estate” rappresenta il rivoluzionario trend che sta trasformando il mercato globale e che, secondo il recente report del Global Wellness Institute, raddoppierà il proprio valore entro il 2028 superando i 900 miliardi di dollari.
Oggi non basta più vivere in un luogo “green”. Cresce infatti rapidamente, a livello globale, la domanda di immobili, residenziali e commerciali, che incorporino il fattore benessere nel design, nelle tecnologie e nei materiali di costruzione. Secondo un recente report stilato dal Global Wellness Institute il mercato mondiale del cosiddetto “wellness real estate” supererà entro il 2028 i 900 miliardi di dollari, con un tasso di crescita record del +108% nel periodo compreso tra 2023 e 2028. L’Europa, con un tasso medio annuale di crescita del +20,1%, è seconda solo all’area America Latina e Caraibi (+22%) e l’Italia, con un valore pari a 2,58 miliardi di dollari nel 2023 (il doppio rispetto al 2019), figura nella top 15 dei paesi leader del mercato del wellness real estate con un tasso di crescita annuale medio (+19%) superiore a quello globale (+18,1%). Le principali statistiche a livello europeo sulla salute pubblica e sugli edifici indicano che questi ultimi consumano ancora troppa energia, emettono più gas serra e c’è una contrazione degli investimenti nelle ristrutturazioni edilizie. La Commissione Europea identifica, infatti, gli edifici nell’UE come i principali consumatori di energia, con questi ultimi che contribuiscono al 40% del consumo energetico e al 36% delle emissioni di gas serra. La maggiore enfasi che viene posta sulla salute e sul benessere degli inquilini accresce la necessità di costruire dei veri e propri “healthy buildings”, i quali offrono riduzioni dei costi operativi e di manutenzione a lungo termine attraverso l’efficienza energetica e le risorse impiegate nella costruzione. Ma cosa sono questi speciali edifici? L’Healthy Buildings Barometer 2024 redatto dal BPIE - Buildings Performance Institute Europe li definisce come immobili in grado di enfatizzare la salute e il benessere degli inquilini, migliorando la sostenibilità e consentendo la trasformazione attraverso empowerment e resilienza. Affinché il settore possa continuare a fare progressi rispetto agli obiettivi ESG, occorre abbracciare le nuove innovazioni e tecnologie: dai sistemi di illuminazione circadiana che grazie ai LED imitano il ciclo naturale della luce solare fino ai sensori ambientali e sistemi IoT per monitorare la qualità dell'aria, le condizioni ambientali e per la gestione automatizzata degli edifici (BMS). E ancora il design biofilico con incorporazione di elementi naturali, come pareti verdi, tetti verdi e spazi aperti oltre ai materiali chiari e freddi (cool materials) in grado di ridurre drasticamente le temperature degli edifici e delle pavimentazioni, queste ultime nella versione fotocatalitica sono anche in grado di abbattere, in prossimità, fino al 40% l’inquinamento da traffico.

È prioritario affiancare alle azioni intraprese per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni l’utilizzo delle tecnologie innovative e scientificamente validate in grado di ridurre gli inquinanti” dichiara Raffaella Moro, CEO di REair