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Nel 2022 il mercato delle Smartcity vale 900 Milioni (+23%)

5 maggio 2023
Il 39% dei comuni medi e grandi ha progetti attivi. Il 41% delle amministrazioni comunali investirà in progetti smart nel prossimo triennio. Tra gli ambiti applicativi più diffusi, soluzioni per l’illuminazione pubblica (24%), smart mobility (21%) e soluzioni legate all’energia (13%) Il 35% degli Italiani non ritiene adeguata l’offerta digitale della propria città
Il 2022 è stato un anno positivo per il mercato della Smart City, caratterizzato da una crescita molto marcata, + 23%, rispetto al 2021, a 900 milioni di euro. Crescita dovuta anche all’assegnazione dei primi fondi legati al PNRR. A pesare di più sono applicazioni ormai consolidate, come l’illuminazione pubblica (24%), la smart mobility (21%), lo smart metering (i sistemi che consentono la telelettura e telegestione dei contatori di luce, gas, acqua) insieme allo smart building (12%). Crescono, proprio grazie ai fondi del PNRR, anche soluzioni legate all’energia (13%), come smart grid e comunità energetiche rinnovabili. 
Il 39% dei comuni al di sopra dei 15.000 abitanti ha avviato almeno un progetto di Smart City nel 2022. Il 21% se si considera tutti i comuni italiani. E quasi tutte le amministrazioni che hanno avviato progetti negli ultimi anni (l’89%), vuole continuare a investire in nuove iniziative per la Smart City. Un dato che indica un alto grado di soddisfazione rispetto ai risultati ottenuti o, in ogni caso, una volontà di sviluppare ed approfondire ancora di più il percorso intrapreso. Progetti destinati ad aumentare in futuro: il 41% dei comuni afferma infatti di voler investire in iniziative di Smart City nel prossimo triennio. L’anno scorso era il 33%. 

Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano*, presentata con il convegno “Smart City: andare oltre la “Terra di Mezzo””.