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L’Italia ha enormi opportunità di sviluppo dell’eolico offshore galleggiante

5 febbraio 2024
Presentato lo Studio Strategico della Community Floating Offshore Wind, un'iniziativa di The European House – Ambrosetti in collaborazione con i Partner Renantis, BlueFloat Energy, Fincantieri e Acciaierie d’Italia, che ha l’obiettivo di evidenziare il contributo dell'eolico offshore galleggiante al processo di decarbonizzazione del Paese e le opportunità di questa tecnologia per l'industria italiana e le filiere locali.
Lo Studio evidenzia 10 punti di forza dell’eolico offshore galleggiante che offrono una chiave di lettura nuova rispetto a 10 convinzioni errate sul tema. Il nostro Paese è il luogo ideale per ospitare e produrre energia verde attraverso turbine galleggianti contribuendo in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, con potenzialità da terzo mercato mondiale e un contributo del 60% all’intero fabbisogno. Il nostro Paese potrebbe ambire ad una posizione di leadership industriale, grazie a una già affermata filiera industriale nei settori della siderurgia e della navalmeccanica.
Inoltre, l’offshore galleggiante, per efficienza e minimizzazione dell’impatto ambientale, potrebbe avere ricadute molto positive sul territorio, contribuire all’economia e all’occupazione, creando valore per le comunità ospitanti, anche mediante compensazioni di lungo termine.
La Community Floating Offshore Wind nasce con la forte convinzione che il contributo sinergico e complementare di tutte le tecnologie pulite disponibili debba essere sfruttato per accelerare il processo di decarbonizzazione e raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica. Infatti, si prevede al 2050 che la produzione di energia elettrica in Italia crescerà a oltre il doppio rispetto a quella attuale (600-700 TWh vs. 276 nel 2022), con le rinnovabili che contribuiranno tra il 95% e il 100% alla generazione elettrica totale. L'eolico sarà fondamentale: rappresenterà fino al 23% dell'elettricità totale generata (dal 7% del 2022), di cui fino al 10% proveniente dall’offshore rendendo necessaria l’installazione di almeno 20GW di eolico galleggiante entro il 2050.