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L’Italia è in prima fila nel progetto europeo Horizon 2020

12 luglio 2019
Negli ultimi 5 anni (2014-2019) l’Italia si è aggiudicata 3,15 miliardi di euro per progetti di ricerca e innovazione finanziati con il programma UE Horizon 2020, il 65% dei quali sono stati erogati in Lazio (789 milioni di euro, 25% del totale), Lombardia (651 mln, 20,6%), Piemonte (319 mln, 10%) e Emilia-Romagna (281 mln, 8,9%). A rilevarlo è un’analisi fatta da ART-ER, la nuova società dell’Emilia-Romagna per la crescita e l’innovazione, sui dati del portale Open Data dell'UE, da cui emerge che il nostro Paese è 5° posto tra i Paesi europei per finanziamenti ricevuti.
Cos’è Horizon 2020
Horizon 2020 (H2020) è il Programma Quadro dell’Unione Europea (UE) per la ricerca e l’innovazione relativo al periodo 2014-2020. I Programmi Quadro, di durata settennale, sono il principale strumento con cui l’Unione Europa (UE) finanzia la ricerca in Europa. Horizon 2020 unifica in un unico strumento alcuni programmi europei precedenti finalizzati a supportare la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.
Lo scopo di Horizon 2020 è sostenere la ricerca e l’innovazione puntando su una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Horizon 2020 si focalizza su tre priorità, o “pilastri”, articolati a loro volta in specifici obiettivi: Eccellenza scientifica, Leadership industriale e Sfide per la società.
La partecipazione al programma è aperta a diverse tipologie di organizzazioni e persone appartenenti agli Stati membri dell’Unione Europea o ai Paesi associati al programma, per esempio università e istituti di ricerca; ricercatori individuali all’inizio o nel corso della carriera; gruppi di ricerca; enti pubblici o governativi nazionali, regionali o locali; organizzazioni e associazioni no-profit; industrie; piccole e medie imprese (PMI) o raggruppamenti di imprese.


I dati diffusi da ART-ER
La Toscana (234 mln, 7,4%) è al sesto posto in Italia per valore dei finanziamenti ricevuti, mentre  nelle ultime posizioni della graduatoria elaborata da ART-ER ci sono Basilicata, che ha ricevuto solo 6 milioni di euro,  Molise (1,2 milioni) e Valle d’Aosta (664 mila euro).
Il nostro Paese ha ricevuto poco più dell’8% dei 38,8 miliardi di euro erogati in Europa ed è 4° per numero di partecipazioni a progetti di ricerca e innovazione (8.960), preceduto da Spagna (9.784), Gran Bretagna (11.484) e Germania (11.949). A fare incetta di finanziamenti sono stati soprattutto Germania (6,3 miliardi di euro), Gran Bretagna (5,4 miliardi), Francia (4,1 miliardi) e Spagna (3,4 miliardi).
Roma, Milano e Torino le prime tre province italiane. A livello provinciale, Roma (776 milioni di euro di contributi ricevuti) supera Milano (478,8 milioni) e Torino (266 milioni di euro) mentre Genova (160 milioni), precede di un soffio Bologna (158 milioni). Nelle ultime posizioni della classifica ci sono la provincia Ragusa (290 mila euro), Barletta-Andria-Trani (280 mila), Siracusa (270 mila) e Verbano-Cusio-Ossola (50 mila).
La partecipazione delle imprese. Con 3.709 partecipazioni di imprese in progetti finanziati, l’Italia è terza nella classifica europea, dopo Germania e Spagna, mentre si posiziona al quarto posto per contributo ricevuto dalle imprese nazionali, con 1,17 miliardi di euro, dopo Germania, Francia e Spagna.
Questo valore, pari al 37,13% dei 3,15 miliardi di euro aggiudicati dall’Italia, pone le imprese in testa alla classifica delle tipologie di soggetti beneficiari seguita dalle Università (HES) con il 31,12%, dagli Organismi di Ricerca (REC) con il 26,23% e dal settore pubblico (PUB) con il 3,47%.
Le regioni italiane che registrano un maggiore contributo alle imprese sono, nell’ordine, la Lombardia, con un finanziamento pari a € 322.660.171, il Lazio con € 218.249.166 e il Piemonte con € 140.430.800. Quarta l’Emilia-Romagna con un contributo alle imprese pari a € 99.662.976.