Quest’anno Intersolar Europe si svolgerà dal 6 all’8 ottobre presso Messe München come Intersolar Europe Restart 2021, manifestazione che fa parte di The smarter E Europe Restart 2021.
Nel 2020, nonostante l'impatto della pandemia di COVID-19, sono stati installati in tutto il mondo 138,2 gigawatt (GW) di nuova potenza fotovoltaica, con un aumento delle nuove installazioni del 18% rispetto al 2019. Questo segna di nuovo un record annuale globale per il settore solare: la potenza fotovoltaica mondiale installata è quindi di 773,2 GW. Con questo aumento del 22%, il settore fotovoltaico supera la pietra miliare di tre quarti di terawatt (TW) di potenza installata. Anche per il 2021, le prospettive di crescita sono propizie. Il Global Market Outlook per l’energia solare 2021-2025 di SolarPower Europe prevede per il 2021 uno scenario medio con un aumento della nuova potenza installata del 18 per cento a 163,2 GW. Per il 2025, SolarPower Europe prevede quasi 1,9 TW di potenza installata a livello globale.
Questa crescita è riconducibile anche al Clean Energy Package dell'UE, secondo il quale la quota di energie rinnovabili è destinata ad aumentare al 32 per cento entro il 2030. "Ma anche un notevole miglioramento dei costi, l'aumento del numero di Power Purchase Agreement (PPA), innovazioni e nuove applicazioni hanno contribuito a un ulteriore boom del mercato", afferma Markus Elsässer, amministratore delegato di Solar Promotion GmbH, organizzatrice di Intersolar Europe insieme a Freiburg Wirtschaft Touristik und Messe GmbH & Co. KG (FWTM). Anche la digitalizzazione spinge il mercato: apprendimento automatico, intelligenza artificiale (IA) e big data aprono nuove possibilità per progettazione dei sistemi, configurazione di impianti, manutenzione predittiva, monitoraggio e previsioni per meteo e rendimento (forecasting). Tutto questo agevola la riduzione dei costi di produzione dell'energia elettrica e quindi la redditività degli impianti.
Floating PV e agro-fotovoltaico si sviluppano in maniera dinamica
Le innovazioni vengono portate avanti anche da tecnologie precedentemente di nicchia, come fotovoltaico galleggiante (Floating PV) e agro-fotovoltaico. Non ci sono dubbi sul loro potenziale, perché consentono di evitare conflitti di utilizzo delle superfici con l'agricoltura; un aspetto importante alla luce dell'aumento dei parchi solari, soprattutto in paesi densamente popolati. "Il Floating PV, ovvero i parchi solari fluttuanti, è estremamente attivo, che si tratti di progettazione di sistemi, montaggio o sistemi di ancoraggio", afferma Elsässer. Diverse iniziative mirano alla standardizzazione dei sistemi e dei componenti. Un modello commerciale promettente consiste nell'installazione su laghi artificiali per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica, tra le altre cose poiché l'infrastruttura elettrica è già disponibile ed è quindi possibile ridurre i costi di investimento. Inoltre prendono il via le prime applicazioni pilota in ambienti marittimi e offshore. Informazioni in merito verranno fornite il 7 ottobre all'Intersolar Europe Conference. Un totale di tre sessioni sono dedicate al tema del Floating PV.
Anche l'agro-fotovoltaico, l’efficiente doppio utilizzo delle superfici per l’agricoltura e la produzione di energia solare, si sviluppa in maniera dinamica e incontra un interesse sempre maggiore. Mentre in paesi come Italia e Germania vengono creati nuovi programmi di incentivi, in Francia è nata la prima associazione al mondo dedicata interamente all'agro-fotovoltaico. Progredisce poi anche la standardizzazione, prerequisito per la diffusione e il consolidamento del mercato. Un grande potenziale per la sicurezza alimentare, le economie a basso consumo e la protezione del clima è rappresentato dall'"Urban Vertical Farming" con sfruttamento dell'energia solare. Una sessione della conferenza, anch'essa programmata per il 7 ottobre, metterà in luce le opportunità e le sfide poste da questo concetto innovativo.
Vento in poppa per la produzione fotovoltaica europea
"In seguito al boom del solare e al Green Recovery Plan, il programma da diversi miliardi dell'UE, anche la produzione fotovoltaica europea naviga con il vento in poppa", dichiara Elsässer. Nella "Solar Valley" tedesca presso Bitterfeld in Sassonia-Anhalt, l'azienda svizzera Meyer Burger ha già inaugurato un nuovo stabilimento per la produzione di celle solari. Anche l'azienda solare Q-Cells, appartenente al gruppo sudcoreano Hanwha, sta edificando la propria sede a Bitterfeld. Uno degli obiettivi è anche rafforzare l'indipendenza europea nell'ambito della produzione fotovoltaica. Le condizioni e le opportunità legate a una produzione fotovoltaica competitiva in Europa verranno discusse in una sessione della conferenza prevista per il 6 ottobre.