Il 2017 si apre con valori scoraggianti rispetto la qualità dell'aria delle nostre città. Nel dossier Malaria di Legambiente sono contenuti i dati relativi alle diverse città italiane, nella maggior parte delle quale si superano nel primo mese dell'anno i limiti previsti. E' importante intervenire e "far tornare a respirare" le nostre città.
Il dossier Malaria elaborato da Legambiente espone i risultati dei monitoraggi rispetto le polveri sottili rilevate nei capoluoghi di provincia.
Le città lombarde inizia l'anno superando i limiti di concentrazioni di polveri nell'aria, per diversi giorni consecutivi. Qualcuna va meglio di altre, la peggiore è Cremona con 25 giorni di sforamento dei limiti, superando il 70% di quelle concesse per l'intero anno.
Scendono a 18 i giorni in alcune città come Milano, Pavia e Monza con valori di 146 microgrammi al metro/cubo. Allo stesso modo sono rilevanti anche i giorni consecutivi in cui si superano il limite, con in testa sempre Cremona (13 giorni), seguita da Monza e Milano (12 giorni), Lodi e Pavia (10 giorni) e Mantova (9 giorni).
Legambiente chiede interventi e strategie utili alla risoluzione del problema, che ha tra l'altro risvolti negativi sia sull'ambiente che sulla salute umana. Si devono abbattere le emissioni e per farlo è necessario agire sulla circolazione dei veicoli diesel, sulll'efficientamento energetico degli edifici, sulla tipologia di impianti di climatizzazione degli edifici e sull'uso troppo elevato dei mezzi di trasporto privati.
Una strategia che non prevede solo limiti e divieti sugli elementi critici, ma che vuole anche un nuovo slancio per diverse attività positive. Dallo sviluppo di reti ciclabili, all'aumento del verde urbano, all'implementazione dei mezzi pubblici e delle auto elettriche. Si deve altresì puntare sulla rigenerazione urbana e sull'inclusività, così come sui controlli delle attività industriali.