Rete IRENEe Legambiente condividono l’obiettivo di diffondere la cultura della riqualificazione energetica degli edifici:per questo motivo sono scese in campo al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica di interesse comune a tutto il Paese.
Era il 13 dicembre 2016 quando Rete IRENE aveva espresso il suo rammarico a seguito dei plurimi “allarme smog” diffusi lungo tutto il territorio nazionale; il dispiacere derivava soprattutto dalla consapevolezza di avere a disposizione, se non la soluzione globale, certamente un grande, grandissimo aiuto per contrastare a lungo termine questi fenomeni, preso tuttavia poco in considerazione dai più. Nello stesso periodo , infatti, era stata approvata la legge di stabilità per il 2017 che in termini di Riqualificazione Energetica rivoluzion a va per certi versi le potenzialità d’azione. È recente, invece, la notizia che l’ Unione Europea potrebbe sanzionare l’Italia con la cosiddetta “madre di tutte le sanzioni”, stimata potenzialmente sino ad un miliardo di euro, causa la continua vio lazione da parte del nostro Paese delle norme sulla qualità dell’aria . Una sanzione che risulta quasi nulla accanto al numero di perdita di vite umane a causa dall’inquinamento dell’aria .
Al fianco di Rete IRENE si è espressa anche Legambiente , altrettanto impegnata quotidianamente nella promozione di stili di vita orientati alla riduzione dell’impronta ecologica, convinti che la lotta al cambiamento climatico parta innanzitutto dalla consapevolezza che anche l’azione del singolo abbia ef fetti sull’ambiente circostante; ognuno di noi d ovrebbe r ispondere alla sfida della riduzione dell’inquinamento dell’aria e delle emission i di carbonio derivanti non solo dai mezzi di tr asporto, ma anche dagli edifici , considerando che i n Italia la spesa pro capite per il riscaldamento della casa è il 50% più alta rispetto alla media europea e le emissioni primarie di particolato prodotto da impianti domestici e condominiali sono tre volte superiori a quelle dei trasporti. Riqualificare le proprie case significa risparmio, benessere e r iduzione dell’impatto ecologico per questo le due realtà sono scese in campo spesso insieme, condividendo l’ obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti attraverso un percorso volto alla riqualificazione integrata sia dell’involucro , sia degli impianti, al fine di rivalutare il patrimonio edilizio esistente, evitare un ulteriore consum o del suolo, migliorare il comfort abitativo e rilanciare l’economia locale .
Il cambiamento che occorre mettere in atto non è solo una questione normativa o amministrativa, ma è una vera e propria impostazione culturale che porterebbe l’Italia a non incorrere più in sanzioni e ad uscire dalla nomea di Paese tra i peggiori in termini di qualità dell’aria in UE. Nel 2006 e 2007 abbiamo violato i limiti “Pm10” in 55 aree dello stivale e dal 2008 siamo rimasti sempre al di sopra dei tetti di sicurezza