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Indoor Air Quality, 10 consigli per ridurre l'inquinamento in casa

21 dicembre 2016
La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA - ONLUS), con il Patrocinio Ufficiale del Ministero della Salute, ha presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati il Decalogo “Indoor Air Quality”, con dieci consigli pratici per ridurre il rischio di esposizione all'inquinamento nelle proprie case.
Evitare temperatura e umidità elevate nelle abitazioni, utilizzare l’aspirazione mediante cappa o ventola quando si cucina, effettuare sempre una corretta e periodica manutenzione degli impianti di condizionamento, rimuovere i tappeti ricettacolo di polvere, utilizzare aspirapolveri di buona qualità, rispettare la normativa sul divieto di fumo in tutti gli ambienti pubblici. Sono solo alcune delle regole contenute nel decalogo “Indoor Air Quality”, presentato alla Camera dei Deputati dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA-ONLUS).

Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal titolo “Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease”, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale.

L’aria interna è fondamentalmente la stessa di quella esterna, ma cambiano quantità e tipi di contaminanti. I principali inquinanti dell’aria indoor, agenti chimico-fisici e biologici hanno effetti sul sistema respiratorio, provocano allergie e asma, disturbi a livello del sistema immunitario. Hanno inoltre effetti nocivi sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso oltre che su cute e mucose esposte. Inoltre, gli inquinanti esterni vengono intrappolati e si accumulano, oltre che per la presenza di inquinanti propri delle abitazioni e le varie attività umane (cottura dei cibi, pulizia della casa, ecc.) contribuiscono alle emissioni di ulteriori inquinanti.

La qualità dell’aria negli ambienti interni diventa quindi cruciale per la salute e il benessere soprattutto nei Paesi sviluppati.
Dal punto di vista normativo, manca oggi in Italia una legislazione organica di riferimento, benché esistano leggi specifiche per alcuni inquinanti indoor (amianto, COV, fumo passivo, radon) e riferimenti nazionali quali le Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati (Accordo Stato Regioni del 27settembre 2001) e le Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei rischi indoor per allergia e asma (Accordo del 18 novembre 2010).Sembrerebbe essere più attento al tema il singolo cittadino, rispetto le istituzioni.

L’obiettivo finale del decalogo redatto da SIMA ONLUS è proporre un’omogeneità di azioni a livello nazionale, i cui risultati potranno portare ad appropriate strategie di sanità pubblica mirate alla riduzione dell’esposizione negli ambienti indoor della popolazione ed in particolare dei gruppi più suscettibili e quindi più a rischio per i quali sono necessarie maggiori cautele.