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Immagini satellitari e intelligenza artificiale

25 settembre 2019
Studiomapp si occupa dell’uso e dell’interpretazione di immagini satellitari per monitorare cambiamenti climatici e catastrofi naturali.
In questi giorni a New York c’è anche una startup italiana, tra i protagonisti dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul Clima: è Studiomapp, società che si occupa di Location Intelligence ovvero sistemi informativi territoriali, analisi di dati satellitari e ancora open data, software analysis and development. La giovane azienda tecnologica, fondata alla fine 2015 e basata a Ravenna e Roma, ha fatto parte del Programma di accelerazione di EIT Climate-KIC in Italia nel 2016 dichiarando la propria vocazione cleantech.
È stata invitata a partecipare perché realizza progetti che contribuiscono a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Develoment Goals) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Alcuni dei dati raccolti da Studiomapp in merito a tre obiettivi di sostenibilità hanno contribuito al report “Digital with purpouse: Delivering a SMARTer2030”, che sarà presentato giovedì 26 settembre a New York e realizzato da Global Enabling Sustainability Initiative (GeSI), organizzazione internazionale che raggruppa circa 40 fra le più importanti aziende di telecomunicazioni al mondo per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale delle nuove tecnologie, e Deloitte, società leader nella consulenza aziendale. grazie anche al supporto di ICE con il Global Startup Program.
“Siamo specializzati in Location Intelligence - spiega Angela Corbari, cofondatrice e direttore operativo di Studiomapp - che ci ha portati sempre di più ad utilizzare ed interpretare immagini satellitari con tecniche di intelligenza artificiale per reperire informazioni sul territorio e sull’ambiente su scala mondiale.”. “Nell’ultimo anno – aggiunge Leonardo Alberto Dal Zovo, cofondatore e direttore tecnico di Studiomapp - ci siamo sempre più specializzati in intelligenza artificiale applicata alle immagini satellitari e ai droni con l’obiettivo di creare soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla nostra società, sull’economia e sul nostro pianeta. Usando queste tecnologie, lo scorso ottobre siamo stati l’unica realtà europea a vincere una sfida del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti per velocizzare le operazioni di soccorso dopo disastri naturali, e a maggio siamo stati la prima start-up a vincere una sfida della Nato Communication and Information Agency per aiutare a combattere la pesca illegale”.