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Il Covid-19 sta rivoluzionando il settore energetico

5 maggio 2021
Dallo smart working agli stop della produzione, dalla potenza dei dati alle rinnovabili: come è cambiato il consumo di energia per le aziende italiane
Il lockdown forzato, iniziato a marzo 2020, e la conseguente crisi economica dovuta alla pandemia hanno messo in discussione stili di vita e modelli di consumo delle aziende italiane e internazionali. Il Covid-19 e il suo impatto imprevedibile sull'economia globale ha posto le aziende di fronte a nuove sfide: ci si è chiesti se le incerte prospettive economiche e la ricerca di un nuovo equilibrio potesse avere un impatto sui piani di sostenibilità e le scelte green delle aziende. Il dilemma è: continuare a progredire verso i propri obiettivi di sostenibilità o spostare gli sforzi verso misure più conservative, volte in primis alla riduzione dei costi? Da un recente studio di Centrica Business Solutions sono emerse nuove modalità di lavorare, di pensare all’energia e ai luoghi di lavoro che porranno le aziende dinnanzi a nuove opportunità, specialmente in tema di efficienza, flessibilità e sostenibilità.

Smart working & efficienza energetica
Un terzo delle attività lavorative europee potrebbe essere eseguito a distanza e il Covid-19 è stato uno straordinario acceleratore del lavoro agile. Basti pensare che, secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia il Remote Working ha interessato il 97% delle grandi imprese, il 94% delle PA e il 58% delle PMI, per un totale di 6,58 milioni di lavoratori, ovvero circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani e, stando ai più recenti dati diffusi da Fondirigenti, il 54% delle imprese continuerà a prevederlo. Questo nuovo modo di pensare il lavoro ha ridotto la domanda globale di energia di 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno e ha aumentato la richiesta di energia più pulita ed efficiente. Molte aziende hanno analizzato i cambiamenti nel proprio uso dell'energia, concentrandosi soprattutto sulle modalità per tagliare sia i costi che le emissioni di CO2, come ad esempio, sostituire l'illuminazione, riadattare i sistemi meccanici o idrici, installare sistemi intelligenti di automazione degli edifici e di misurazione dei consumi o utilizzare un audit di efficienza energetica, misure che creano nuove opportunità per ridurre lo spreco di energia e abbattere le emissioni di CO2.

Flessibilità energetica
Per molte aziende, la pandemia ha comportato un rimodellamento delle pratiche di lavoro e dei consumi, spingendo verso una maggiore attenzione alla riduzione dell'elettricità e dell'energia termica utilizzate negli stabilimenti, soprattutto quando le misure restrittive hanno fermato o rallentato la produzione. Secondo il Report Istat, infatti, l’emergenza sanitaria ha costretto 73.000 imprese a interrompere la propria attività. In questi casi, le aziende hanno cercato soluzioni per produrre la propria energia direttamente in sito e guadagnare dall'energia in eccesso, immettendola nuovamente in rete. Gli strumenti digitali e analitici, infatti, offrono la possibilità di combinare Internet of Things (IoT) ed efficienza energetica, di modo che i dati forniscano una visione completa dell'intera infrastruttura energetica, consentendo di ottimizzare l'efficienza operativa.

Sostenibilità
Tra i trend del settore energetico riscontrati da Centrica Business Solutions, infine, spicca la sostenibilità. Nonostante il Covid-19 alcuni dei marchi più noti al mondo hanno dimostrato di essere ancora fortemente impegnati nei loro piani per raggiungere il Net Zero, obiettivo prefigurato all'inizio del 2020. Lungi dal ridurre l'ambizione di queste aziende, la pandemia ha creato un terreno fertile di interesse verso le tematiche green sia per il consumatore finale, sia per gli investitori e gli azionisti, che continuano a esercitare molte pressioni sulle aziende affinché mantengano il ritmo del cambiamento.