Presentato al MiCo di Milano il report 2023 elaborato dall’Energy Strategy Group
Nella giornata del 6 luglio, presso l’Allianz MiCo di Milano, si è tenuta una giornata di approfondimento dedicata all’innovazione e allo stato dell’arte dell’Idrogeno. Organizzata con la collaborazione di MCE, la giornata è stata densa: nella mattina è stato presentato l’Hydrogen Innovation report 2023; si sono poi susseguite interessanti tavole rotonde che hanno presentato un quadro complessivo e alcuni approfondimenti.
HYDROGEN INNOVATION: LO STATO DELL’ARTE
Tra le tematiche centrali si è trattato come le recenti calamità climatiche che hanno investito il nostro Paese. cesi come molte altre parti del Mondo, devono ad accelerare il raggiungimento degli di totale previsti nella strategia del Green europeo. Per realizzare ciò, un ruolo fondamentale essere giocato dall'idrogno. componente essenziale per la decarbonizzazione dei settori Hard—to-Abate e passaggio chiave per gestire la necessaria forte penetrazione delle rinnovabili mediante il sector coupling.
La realizzazione di una forte penetrazione dell'idrogeno nel nuovo contesto energetico globale comporta però scelte strategiche a livello nazionale, se non continentale. dose la nascita di un sistema coerente di regole e di necessari sistemi di supporto e incentivazione devono andare di pari passo con il progresso delle tecnologie lungo tutta la catena del valore, dalla produzione all’utilizzo finale. passando per il trasporto e lo stoccaggio dell'idrogeno.
La sfida dell'idrogeno diventa quindi competizione globale, dove la disponibilità della risorsa o la capacità di interpretarne i complessi aspetti logistici permetterà ad alcuni Paesi di emergete e di diventarne leader, con il conseguente indebolimento di quei Paesi che, invece, non saranno in grado di cogliere questa nuova opportunità.
Il nostro Paese, nonostante gli ingenti investimenti per l'idrogeno previsti, e in gran parte già assegnati, all’interno del PNRR, non si è ancora dato una chiara strategia nazionale con il rischio di perdere la visione di insieme e di non gettare le basi per Io sviluppo di un mercato dell'idrogeno; alcuni dei fattori abilitanti la nascita di questo mercato sono l'attuazione di un chiaro contesto normativo e la realizzazione di opportune infrastrutture di trasporto. Ma la sfida è ancora aperta e spazi per essere competitivi esistono ancora.
TECNOLOGIE, INFRASTRUTTURA E NORMATIVE
Ci si è poi soffermati sulle tecnologie di stoccaggio, le infrastrutture e le normative a livello nazionale ed europeo.
Le tecnologie a disposizione per lo stoccaggio di idrogeno presentano generalmente un buon grado di maturità frutto anche della notevole dell’industria chimica nella gestione di questa molecola, pura o associata ad un carrier, quale ad esempio l’ammoniaca. Le differenti performance delle soluzioni analizzate vincolano però il loro utilizzo a specifiche finalità in termini di orizzonti temporali e stoccabili. Al fine quindi di soddisfare le differenti necessità di accumulo degli utilizzatori finali e del sistema energetico (stoccaggio stagionale) sarà necessaria la coesistenza li molteplici soluzioni.
La costruzione di un'infrastruttura per il trasporto d'idrogeno richiederà la combinazione di tecnologie eterogenee sia in termini di mezzo di movimentazione (trasporto su strada, su rotaia, via pipeline e via nave) che di stato chimico-fisico dell'idrogeno (idrogeno puro, in blending o hydrogen carrier), in funzione non solo dei volumi da trasportare, ma anche delle distanze da coprire (trasporto locale, nazionale ed intercontinentale). Si deve inoltre considerare che gli investimenti e i costi operativi imputabili al trasporto saranno trasferiti sul prezzo del prodotto alla consegna; pertanto, in logica di sistema e di minimizzazione dei costi, risulta importante valutare il repurposing delle attuali infrastrutture esistenti (quali ad esempio i gasdotti, gli oleodotti e le navi cisterna) per il traporto
L'introduzione nell'UE dei "Delegated Acts" alla RED II rappresenta un passo avanti verso lo sviluppo dell'idrogeno nel nostro continente. Permangono tuttavia diverse criticità relativamente all’applicabilità dei tre principi (addizionalità, correlazione temporale e geografica), soprattutto se poste in relazione alle caratteristiche geografiche e morfologiche del nostro Paese. Parallelamente, Paesi extra-UE quali USA e Australia si pongono l'obiettivo di diventare protagonisti globali della filiera dell'idrogeno nel medio-lungo periodo adottando politiche espansive che vanno in tale direzione. Passando al contesto nazionale, in attesa della pubblicazione di una Strategia definitiva e della definizione di uno schema incentivante, buona parte dei fondi del PNRR dedicati allo sviluppo dell'idrogeno sono stati assegnati.