Una ricerca condotta da EMG Acqua e presentata dal direttore generale, Fabrizio Masia, mostra i dati raccolti in merito al rapporto che gli italiani hanno con la raccolta differenziata. Il sentiment è certamente positivo, anche se permangono luci e ombre
Come si approcciamo gli italiani alla raccolta differenziata? Quali sono le principali difficoltà che incontrano? Quanto è diffusa questa pratica? E quanto è apprezzata? Per rispondere a queste domante EMG ha presentato i dati di un sondaggio molto interessante.
La prima domanda è stata: nel suo comune viene effettuata la raccolta differenziata? La risposta “no” è stata di solo il 3,6% delle risposte. Il restante campione, il 96,4% si divide in questo modo: 55,4% sono coloro i quali il loro comune effettua la raccolta porta a porta; 27 % raccolta stradale; 21,2 % raccolta condominiale; 8,2% sono invece coloro che portano i rifiuti a un centro raccolta comunale.
Va ricordato che questi non sono dati “ufficiali”, ma sono i dati elaborati a partire dalle risposte degli intervistati. Il campione è composto da 2000 intervistati. Lo studio è stato eseguito sul panel telematico di EMG Acqua con un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione e classe d'ampiezza demografica dei comuni. Il fieldwork è stato effettuato tra il 6 e l’11 settembre 2019.
La seconda domanda si incentrava su quali materiali fosse più facile riciclare, e dunque con quale frequenza veniva fatto. In questo modo si è formata una classifica. Al primo posto c’è la carta con una frequenza del 98,2%, subito seguita dall’umido con una percentuale del 98,1%. Poi seguono plastica e vetro con rispettivamente il 98% e il 97%. Infine ultime tre sono l’alluminio (94%), l’acciaio (88,6%) e per ultimo il verde e i rami(86,6%).
Altra domanda è stata su quanto fosse difficile fare la raccolta differenziata. “Molto” hanno risposto solo il 6,5%. “Abbastanza” il 25,1%; “poco” il 39,0%; mentre ben il 29,4% ha risposto “per nulla”.
Questi certamente sono dati positivi. Mostrano un entusiasmo o comunque una volontà nel fare la raccolta differenziata e nello smaltire in modo corretto gli scarti. La raccolta differenziata è, dunque, un’abitudine ampiamente accolta in linea teorica, tuttavia restano ancora alcune difficoltà pratiche. Questo sia dal punto di vista organizzativo che di conoscenze. Ad esempio ancora molte difficoltà e perplessità restano alla domanda dove va buttato il famigerato tetrapak.
Anche per questo gli italiani intervistati chiedono di fare di più, e chiedono alle istituzioni una migliore comunicazione. Questo secondo il 37,5% degli intervistati. Al secondo posto della classifica, invece, sono gli stessi cittadini, con il 19,5% delle risposte, che riconoscono che essi stessi possono impegnarsi di più in prima persona.