Grande la partecipazione di pubblico nei 3 giorni dell’evento. Il programma è stato variegato e di grande qualità sui temi rifiuti, acqua, energia, sviluppo sostenibile; ottima conferma per la formazione accreditata dagli ordini professionali; sugli scudi il progetto G100 con i giovani.
La dodicesima edizione di “Fare i conti con l’Ambiente”, l’originale festival formativo organizzato da labelab a Ravenna, si chiude con l’ennesimo successo.
Sono stati oltre 50 i momenti di incontro gratuiti a cui ha partecipato il pubblico delle grandi occasioni: focus sugli approfondimenti e la condivisione della conoscenza sulle nuove tecnologie e sui processi industriali, coniugando cultura e solidarietà ed offrendo eventi d’arte e spettacolo. Approfondimenti tematici sviluppati in collaborazione con reti esterne (associazioni, enti ed aziende), con il contributo del mondo delle università, dei ricercatori, dell’impresa, dei mass-media e del no-profit dedicati sia al mondo tecnico amministrativo sia ai cittadini.
Il programma si è dimostrato ancora una volta variegato e di grande qualità.
Si è parlato di green economy, riqualificazione energetica, inquinamento da plastica, filiere del riutilizzo, sostenibilità ambientale nelle costruzioni, green public procurement (appalti verdi), fanghi di depurazione ed acque reflue, digital transformation, blue growth, certificazione ambientale dei distretti produttivi, rifiuti inerti (e relativi Stati Generali), reati ambientali.
E poi, nelle conferenze, si sono affrontati temi come i cambiamenti climatici, la gestione del territorio, acqua ed inquinanti, decomissioning, giornalismo ambientale, economia circolare e startup.
Da Ravenna parte anche un invito ad un approccio diverso al giornalismo ambientale, che faccia della cura degli elementi tecnici il cuore di uno storytelling funzionale alla corretta informazione.
Grande successo ha riscosso anche il progetto G100 lanciato da labelab, per offrire opportunità di formazione (ammissione gratuita alle Scuole di Alta Formazione) e relazione per 100 giovani neo-laureati nel corso di 5 anni. Un investimento molto importante, in termini economici ed organizzativi, che pone l’accento sulla formazione come strumento fondamentale per acquisire maggiori conoscenze e competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.
Per competere in un ambiente contraddistinto da cambiamenti sostanziali e continui, è fondamentale acquisire un bagaglio culturale e personale che sia utile ad entrare in maniera qualificata e qualificante nel mondo del lavoro.