E’ stato raggiunto l’obiettivo fissato da Expo, Amsa e Conai sulla raccolta differenziata nell’area espositiva: vinta la sfida della qualità nella gestione dei rifiuti con il 70% di raccolta tra i padiglioni dell’Esposizione Universale
I dati sono stati illustrati dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, dalla Presidente di Amsa -Gruppo A2A Emilia Rio, dal Presidente di CONAI Roberto De Santis e dal Responsabile Operativo Amsa-Gruppo A2A Mauro De Cillis: con il 24% sul totale, l’umido rappresenta la frazione principale dei rifiuti riciclabili avviati a recupero, seguita da carta e cartone, con il 16% del totale raccolto.
L’impegno dei 150 addetti Amsa impiegati, con una formazione mirata, nelle operazioni quotidiane di pulizia e ritiro dei rifiuti 24 ore su 24, l’organizzazione scrupolosa del servizio con la collocazione di circa 2.000 cestini stradali per la raccolta di carta, vetro, organico e plastica, hanno permesso di far crescere l’efficienza della raccolta di giorno in giorno fino a raggiungere e oltrepassare l’obiettivo fissato.
Durante la conferenza stampa sono stati diffusi anche gli ultimi dati del contatore ambientale Conai presente in Expo Milano 2015, aggiornati al 15 settembre: il tasso di raccolta differenziata all’interno del sito si è attestato al 65% - con picchi superiori al 70% nel mese di agosto e nelle prime due settimane di settembre - un valore superiore a quello registrato nell’intera Città di Milano. Separare correttamente i rifiuti ha significato la mancata emissione di quasi 252 tonnellate di anidride carbonica, il risparmio di più di 31.500 metri cubi di acqua e di oltre 2,7 milioni di kWh di energia elettrica, nonché la mancata produzione di 1.218 tonnellate di materie prime vergini.
Inoltre, sempre secondo i dati del contatore ambientale Conai, con il quantitativo di carta e cartone avviato a riciclo nei primi quattro mesi di Expo Milano 2015 si potranno produrre 3.470.847 scatole per scarpe, per citare solo alcuni dei prodotti, o ri-prodotti, più comunemente generati a partire da materia prima riciclata.