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Emissioni in calo del 10% al 2030, ma per il net zero è necessario attendere il 2057

27 giugno 2023
Sebbene i manager del settore energia restino prevalentemente ottimisti sugli obiettivi net zero di lungo termine, a causa delle turbolenze di mercato dell'ultimo anno, nel breve termine prevedono rallentamenti e incertezze nel processo di decarbonizzazione. Infatti, se entro il 2030 si stima che le emissioni diminuiranno del 10%, per il secondo anno consecutivo, la data prevista per il raggiungimento degli obiettivi net zero è fissata al 2057, ben oltre le aspettative dell’Agenda Comunitaria.
Evidenze e valutazioni che emergono dal terzo Report annuale di Bain & Company sul mondo dell’energia, realizzato intervistando oltre 600 executives di 125 aziende del settore Energy & Natural Resources in 46 differenti Paesi del mondo. I manager dell’industria stimano che le riduzioni delle emissioni seguano in linea di massima il ritmo attuale fino al 2030, per poi accelerare fino al 2057. Tuttavia, perché ciò accada realmente, è necessario un aumento degli investimenti in energia green, passando dai 1.000 miliardi di dollari di oggi a 4.000 miliardi di dollari entro il 2030.

Aree geografiche
Sebbene le politiche governative e gli iter autorizzativi rimangano gli ostacoli principali alla crescita di nuove imprese a basse emissioni di carbonio, l'indagine di Bain rivela sfumature diverse per area geografica. Mentre i dirigenti degli operatori nordamericani ed europei risultano più preoccupati per i temi autorizzativi, i dirigenti dell'area Asia-Pacifica considerano la tecnologia come un ostacolo cruciale all’attuazione della transizione. Nello specifico, in Europa - rispetto all'anno precedente - quasi il doppio dei dirigenti del settore Oil & Gas ha attribuito all'incertezza politica la responsabilità del ritardo nelle decisioni di investimento (il 61%, contro il 36% del 2021). A conferma del “peso” delle tematiche normative, le aziende nordamericane del settore prevedono di aumentare gli investimenti in nuove aree nel corso di quest'anno proprio quale risultato dei recenti cambiamenti delle politiche governative. 

Tecnologia e talenti, elementi critici
Le energie rinnovabili, l'intelligenza artificiale (AI), lo stoccaggio: ecco le priorità tecnologiche cruciale per il settore da qui al 2030.