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Digitalization & Decarbonization Report 2024

3 febbraio 2025
Lo sviluppo dell’AI al centro delle principali opportunità di decarbonizzazione delle imprese e delle città

La transizione verde e quella digitale devono essere portate avanti insieme per sfruttare tutte le possibili sinergie e l’intelligenza artificiale gioca un ruolo di primo piano, in particolare per affrontare le sfide legate all’intermittenza delle energie da fonti rinnovabili, senza dimenticare, tuttavia, la necessità di bilanciare i benefici dell’AI con gli alti consumi. Frattini: “In prospettiva, una quota crescente di energia rinnovabile sarà destinata alla produzione di idrogeno a zero emissioni, che verrà trasportato e gestito attraverso un’infrastruttura molto simile a quella utilizzata per il gas naturale, e l’intermittenza delle FER avrà implicazioni anche sul sistema di gas e idrogeno. Le applicazioni analizzate, dunque, trovano un ampio utilizzo anche in questo settore emergente, contribuendo a costruire un ecosistema energetico integrato”.

La “transizione gemella”, cioè verde e digitale insieme, deve essere portata avanti in maniera proattiva e integrata, per sbloccarne il potenziale sinergico. Grazie alle tecnologie digitali, ad esempio, sarà possibile ridurre del 53% le emissioni complessive nello scenario europeo di neutralità carbonica al 2050, attraverso impatti diretti (18%) e indiretti (35%). E l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo da protagonista, in particolare perché rappresenta uno strumento essenziale per affrontare le sfide legate all’intermittenza delle energie da fonti rinnovabili e per accelerare la loro integrazione nel sistema energetico, senza dimenticare, tuttavia, la necessità di bilanciare i benefici dell’AI con gli alti consumi. Questo è uno dei temi al centro del Digitalization & Decarbonization Report 2024 (Short Report Digitalization & Decarbonization 2024) redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, presentato oggi con la partecipazione delle aziende partner.

“Già oggi, e ancor più in futuro, le FER rappresentano una quota significativa della generazione elettrica nazionale, apportando importanti benefici ambientali – commenta Vittorio Chiesa, direttore di E&S -. Tuttavia, la loro natura non programmabile, dipendente dalle condizioni atmosferiche così come dai fabbisogni di famiglie e imprese, genera frequenti squilibri tra produzione e consumo”. “Questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per il sistema elettrico, che deve affrontare continui momenti di sbilanciamento, ma non solo – aggiunge Federico Frattini, vicedirettore di E&S e responsabile della ricerca -: in prospettiva, una quota crescente di energia rinnovabile sarà destinata alla produzione di idrogeno a zero emissioni, che verrà trasportato e gestito attraverso un’infrastruttura molto simile a quella utilizzata per il gas naturale (in alcuni casi, le due molecole condivideranno persino le stesse reti di trasporto), quindi l’intermittenza delle FER avrà implicazioni anche sul sistema di gas e idrogeno. Le applicazioni analizzate, dunque, trovano un ampio utilizzo anche in questo settore emergente, contribuendo a costruire un ecosistema energetico integrato”.

Tutto senza dimenticare la necessità di un quadro normativo che indirizzi in maniera decisa la transizione digitale, attraverso investimenti mirati e meccanismi regolatori robusti. Negli ultimi 5 anni, l’Europa si è posta all’avanguardia della governance digitale globale e dell’innovazione in termini di politiche e nel Report vengono approfondite alcune delle principali misure europee, come il Data Act, il Chip Act e l’AI Act.

Le applicazioni dell’intelligenza artificiale si estendono all’intera filiera del settore energetico, dalla produzione al trasporto e alla distribuzione, fino al consumo finale: alcune sono strettamente connesse alla transizione, mentre altre, pur offrendo notevoli opportunità di supporto alla decarbonizzazione, trovano impiego in ambiti differenti, come la manutenzione predittiva, che può essere applicata anche in contesti tradizionali come la gestione delle centrali termoelettriche. L’edizione 2024 del DDR si è focalizzata sulle tre azioni strategiche basate sull’AI che – pur riferite a fasi e tecnologie differenti – impattano sulla gestione della natura intermittente delle fonti energetiche rinnovabili: migliorare la previsione della generazione rinnovabile attraverso tecnologie avanzate di Generation Forecast; potenziare la capacità della rete elettrica di gestire gli sbilanciamenti con soluzioni per la Grid Stability; adattare il profilo di consumo a quello di produzione mediante l’implementazione di meccanismi di Demand Response.

Infine, per il contesto della Demand Response, quasi tutti gli algoritmi esaminati hanno dimostrato di poter supportare efficacemente applicazioni quali lo scheduling dei carichi, sia a livello individuale che aggregato, e la definizione di schemi ottimali di incentivi o prezzi.

Tuttavia, le performance e il livello di dettaglio fornito variano significativamente tra i diversi algoritmi, quindi va selezionata la soluzione più adatta.

Nel Report di quest’anno vengono anche indagate le principali tecnologie digitali in ambito urbano, legate sia a contesti strutturali (recupero rifiuti, illuminazione, gestione dati, connettività, sistemi idrici ecc.) sia alla mobilità, sicuramente impattante dal punto di vista dei consumi e delle emissioni.

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