Due Progetti City Green Light scelti come modelli a Going Dark 2025
Saranno due progetti firmati da City Green Light i protagonisti della prossima edizione di Going Dark 2025, il workshop internazionale di progettazione illuminotecnica dedicato alla luce responsabile curato da Traverso-Vighy Architetti e Light Collective. Un riconoscimento che conferma la capacità dell’azienda di porsi come riferimento in Italia e all’estero nella gestione sostenibile dell’illuminazione pubblica.
In questo contesto, Asiago e Matera, due realtà molto diverse ma accomunate da interventi esemplari realizzati da City Green Light, diventano case history di rilevanza internazionale. A testimonianza di come l’Azienda, con headquarter a Vicenza e oltre un milione di punti luce gestiti in tutta Italia, sia driver di innovazione grazie a progetti che integrano tecnologia, efficienza e tutela del cielo notturno.
L’inquinamento luminoso è spesso trascurato rispetto ad altre forme di inquinamento, tuttavia il bagliore artificiale notturno ha effetti rilevanti: impedisce la visione del cielo stellato, disturba la ricerca scientifica astronomica, altera gli equilibri degli ecosistemi e incide sulla salute e sul benessere delle persone. Intervenire significa quindi non solo risparmiare energia, ma restituire il buio come bene comune.
Ad Asiago, City Green Light ha sostituito più di 1.400 punti luce con LED cut-off e temperature di colore mirate. Il sistema include dimming automatico e regolazione dinamica per ridurre il più possibile la dispersione luminosa. Esiti concreti: fino al 70% di risparmio energetico e circa 150 tonnellate di CO₂ evitate ogni anno, oltre a un cielo più buio. Inoltre, l’Altopiano di Asiago è un mosaico di habitat preziosi, con foreste di latifoglie e conifere, pascoli, e specie autoctone come camosci, cervi, ermellini e la rara salamandra alpina. L’intervento luminoso, oltre a proteggere il cielo, contribuisce a preservare questi ambienti sensibili.
A Matera, l’intervento ha interessato oltre 10.500 punti luce con LED full cut-off progettati in collaborazione con UAI e IDA Italia, azzerando l’emissione diretta di luce verso il cielo. Grazie al telecontrollo e ai sistemi di regolazione intelligente, la città ha ridotto i consumi del 74% (oltre 5,4 GWh/anno risparmiati) e ha evitato 1.388 tonnellate di CO₂. Cruciale è anche l’impatto sulla ricerca: il progetto tutela il cielo notturno nelle vicinanze del Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” dell’ASI, migliorando le condizioni per le osservazioni spaziali. Matera, già patrimonio dell’Umanità, diventa così laboratorio virtuoso di sostenibilità e scienza.
Con oltre 1 milione di punti luce gestiti in tutta Italia, City Green Light si conferma protagonista di una nuova cultura della luce pubblica: un approccio che integra efficienza energetica, responsabilità ambientale e tutela del paesaggio notturno.
La selezione di Asiago e Matera a Going Dark dimostra che la visione dell’azienda non è solo nazionale, ma riconosciuta come modello anche in contesti internazionali.
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