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Controtendenza nelle immatricolazioni: auto ibride +82% e auto elettriche “pure” +586%

16 aprile 2020
Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, presenta la quarta edizione del White Paper “La mobilità sostenibile e veicoli elettrici” che fa il punto sullo scenario della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo.
Elaborato prima dello scoppio dell’emergenza Covid-19 con i numeri del 2019, dal documento si evince come la mobilità elettrica continui ad avanzare a discapito delle altre tecnologie, con una costante ascesa in tutto il mondo che sta contribuendo a ridisegnare le Smart City del futuro. In questo contesto il diesel registra una diminuzione delle immatricolazioni a doppia cifra, -23% rispetto all’anno scorso, insieme a un calo delle vetture a benzina significativo (-3%). 

Per quanto riguarda il mercato automotive in generale, nonostante gli incentivi, i valori di inizio 2020 restituiscono una condizione di stallo, in cui il crollo della domanda da parte dei privati riduce il numero delle immatricolazioni del 13,9%. La perdita, in termini di quota di mercato, si attesta sui 5,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La vera riscossa è la crescita dell’82% (gennaio 2020 rispetto allo stesso mese2019) del numero di immatricolazioni delle auto ibride intese nella totalità di gamma (HEV Hybrid Electric Vehicle + PHEV Plug-in Hybrid Electric Vehicle + REx Range Extender) che giungono a rappresentare il 10% del mercato (a gennaio 2019 si attestava sul 5,2%). Ancora meglio per le auto elettriche “pure”: +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.943 unità (nel 2019 erano appena 283). Le immatricolazioni totali di veicoli elettrici registrate nel 2018 sono 4.496, un numero più che raddoppiato nel 2019 con circa 10.000 immatricolazioni (+ 123%, numeri gennaio su gennaio).  

Per quanto riguarda il numero di punti di ricarica, lungo tutto lo Stivale sono stati installati fino ad oggi circa 8.200 punti di ricarica, un segnale prezioso, un numero che sta contribuendo a favorire quella crescente percezione di adeguatezza delle infrastrutture che è indispensabile per immaginare nel prossimo futuro una presenza dell’e-mobility sempre più diffusa su larga scala. 

Inoltre, si registra come l’offerta sharing nel nostro Paese prima dell’emergenza coronavirus sia stata nettamente in aumento arrivando a coinvolgere ormai oltre 5 milioni di italiani (1 milione in più in 2 anni) e i servizi attivi, tra car sharing, scooter sharing, car pooling, bike sharing, etc., superano le 360 unità, per ben 33 milioni di spostamenti, con una media di 60 al minuto.