HOME   ▸   NEWS   ▸   ENVIRONMENT

Capraia diventa Smart e lancia un nuovo modello per il Mediterraneo

5 giugno 2017
Una delle isole più green dell’arcipelago toscano, grazie al coinvolgimento di imprese private ed istituzioni pubbliche della ricerca, avvierà la gestione sostenibile in tutte le attività produttive, dall’edilizia al ciclo di rifiuti, fino alla pesca.
Già alimentata al 100% con energie rinnovabili, Capraia, una delle perle del Parco nazionale dell'arcipelago Toscano affacciata sul Santuario dei Cetacei, avvierà un programma di sviluppo sostenibile esteso a tutte le attività produttive. 
Al momento, il fabbisogno della comunità residente è soddisfatto da un impianto pilota dell’Enel alimentato a biodisel, iniziativa che ha avuto grande successo tanto da essere la base per il nuovissimo progetto “Capraia smart Island”. Il progetto, nato dall’idea di alcuni residenti, punta ad allargare il percorso di decarbonizzazione dell’economia estendendolo dal piano energetico a tutte le attività e i servizi dell'isola: e dunque arrivare alla gestione sostenibile dell'edilizia, della mobilità, del ciclo dei rifiuti, dell'acqua, dell'agricoltura, della pesca, del turismo e del porto, con l’obiettivo di raggiungere un perfetto equilibrio tra le attività dell’uomo e dell’ambiente naturale. Capraia si pone quindi come modello virtuoso esportabile e replicabile sulle altre isole minori del Mediterraneo e, perché no, anche su scala globale. 
L’iniziativa è patita ufficialmente il 27 e il 28 maggio, con un incontro tenutosi sull’isola a cui hanno partecipato esperti e tecnici delle maggiori associazioni ed enti di ricerca delle università italiane. Grazie anche alla presenza degli imprenditori si è avviata, durante il convegno, una vera e propria “officina delle idee” dedicata ai temi della bioeconomia reale e alle tecnologie concrete utili per portare avanti il progetto. Il convegno si è concluso con l’avvio di alcuni tavoli di lavoro per l’elaborazione dei singoli progetti dedicati ai temi fondamentali dell’energia, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, della raccolta rifiuti, dell’agricoltura ed, infine, della pesca e dell’ecoporto. 
La due giorni si è conclusa con la creazione di un gruppo di lavoro a cui parteciperanno soggetti pubblici e privati, coordinati dall'Associazione Chimica Verde Bionet (CVB), tra cui: ITABIA Italian Biomass Association, Kyoto Club; Istituto dell'Inquinamento Atmosferico del Cnr in collaborazione con esperti tra cui la Dg Energy dell'Unione europea. Nel team sono inoltre presenti consulenti per il reperimento delle risorse, affinché si possa avviare un’ agenda come promemoria degli interventi da realizzare sul medio periodo, dei risultati ottenuti dal progetto e infine dei suoi passi avanti resi possibili dai benefici economici ottenuti tramite bandi di finanziamento comunitari, nazionali e regionali. 
Questi diversi soggetti avranno anche il compito di fornire le proposte per le soluzioni tecnologiche da utilizzare ai fini del progetto, sempre tenendo presente che le strategie scelte dovranno rivoluzionare gli stili di vita e la gestione delle risorse e dei servizi conservando l'equilibrio uomo-ambiente.

Suppliers