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"Calore verde" strategico per decarbonizzare le industrie

11 novembre 2022
Presentato alla COP27 il report McKinsey-Ldes sulle tecnologie di stoccaggio termico. Le “batterie di sabbia” brevettate da Magaldi Green Energy, tra le soluzioni più efficaci a livello mondiale.
Il 45% delle emissioni legate alla produzione di energia è dovuto alla generazione di calore, per questo assumono un ruolo sempre più strategico nel quadro della transizione ecologica le tecnologie di accumulo termico (Thermal Energy Storage - Tes), come gli innovativi storage basati sulla fluidizzazione della sabbia brevettati dall’italiana Magaldi Green Energy.

Lo certifica il report “Net-Zero Heat: Long Duration Energy Storage to accelerate energy system decarbonization” presentato mercoledì 9 novembre 2022 nel corso la
COP27 – la Conferenza sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite in programma fino al 18 novembre a Sharm El Sheik, in Egitto. Il report è stato redatto dalla McKinsey & Co. in partnership con la Long Duration Energy Storage Council.
ACCUMULI TERMICI, DA 2 A 8 TW ENTRO IL 2040

Dal rapporto emerge che tecnologie di accumulo termico (Tes) raddoppiano il potenziale di capacità degli stoccaggi a lunga durata (Ldes) e possono espandere la capacità installata complessiva di Ldes da 2 a 8 TW entro il 2040 (contro 1-3 TW senza TES). Si prevede inoltre che i costi delle tecnologie Ldes scendano in modo significativo con una riduzione del 25-50% per nuovi Ldes entro il 2040.

Il report mette infine in evidenza come le tecnologie Ldes possano garantire fino a 540 miliardi all'anno di risparmi a livello di sistema per un sistema energetico a zero emissioni attraverso 2-8 TW di capacità installata entro il 2040, supportata da 1,7-3,6 trilioni di dollari di investimenti complessivi.

INDUSTRIE ENERGIVORE, 70% ENERGIA UTILIZZATO PER PRODURRE CALORE

A livello globale, ancora oggi il 70% della domanda di energia del settore industriale è richiesta come calore, nella maggior parte sotto forma di vapore per alimentare i vari processi industriali. Attualmente circa il 90% di questa domanda è soddisfatta con le fonti fossili. I sistemi di accumulo di lunga durata sono fondamentali per garantire continuità all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e superare così l’intermittenza che le contraddistingue dovuta alle condizioni climatiche (assenza di sole e di vento). Questi dati confermano la necessità di utilizzare l'accumulo termico come parte di un sistema energetico integrato, che comprenda lo stoccaggio elettrico e molecolare, al fine di accelerare ulteriormente un sistema energetico decarbonizzato.

LETIZIA MAGALDI: PUNTIAMO SU SOLUZIONI EFFICACI E LARGAMENTE DISPONIBILI

“Nella logica del business as usual, si è sempre dato per scontato
– spiega Letizia Magaldi, membro del Board of Directors dell’LDES Council ed Executive Vice President di Magaldi Green Energy – che l’energia termica necessaria per le industrie potesse essere generata bruciando combustibili fossili. Oggi vediamo che i cambiamenti climatici e il caro energia che sta colpendo l’attività produttiva e industriale dell’Italia, ad esempio, sono il risultato di questa dipendenza. Per superarlo è necessario puntare sempre di più sull’autonomia energetica mediante l’utilizzo di rinnovabili e risorse largamente disponibili sul territorio. Oltre a essere sostenibile per ambiente e consumi, la sabbia è anche geopoliticamente neutra”.

“Sistemi come Mgtes – spiega Fulvio Bassetti, Technologic director di Mge – rappresentano un valido alleato per dotare l’industria del cosiddetto green heat, energia termica verde e pulita, necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico 24 ore al giorno. È indispensabile lavorare a soluzioni praticabili per raggiungere la decarbonizzazione ed elettrificazione dei processi industriali in ottica di sostenibilità e riduzione dei rischi operativi per il futuro”.