L’innovazione tecnologica sarà la chiave di lettura della seconda edizione della manifestazione
dedicata alla filiera delle biomasse termiche che si svolgerà dal 17 al 20 marzo 2020 a Fiera
Milano
Sostenibili, rinnovabili ed economiche, le biomasse legnose
per la produzione del calore sono sempre più strategiche
per il futuro climatico del nostro paese ed il raggiungimento
del nuovo target europeo fissato al 32% di energia termica ed
elettrica da fonti rinnovabili entro 2030.
Una sfida importante che risulta quindi più raggiungibile anche
grazie a questa risorsa disponibile in grande quantità e che, grazie
all’innovazione tecnologica, inquina meno delle fonti fossili.
Sarà proprio l’innovazione tecnologica la chiave di lettura della
seconda edizione di BIE- Biomass Innovation Expo, la manifestazione
dedicata alla filiera delle biomasse termiche che si svolgerà
dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano in concomitanza con
MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la fiera leader mondiale
nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle
energie rinnovabili.
La biomassa legnosa rilascia,
infatti, alcuni elementi nocivi, ma i loro livelli quantità e tossicità
dipendono dalla qualità della legna e dal processo di combustione.
In più, l’utilizzo di prodotti di combustione certificati, la corretta
installazione, la pulizia e la manutenzione periodica garantiscono
massima efficienza, basse emissioni di PM10 e rendimenti elevati
per caldaie, stufe e generatori di calore a biomassa. L’innovazione
quindi fa la differenza.
L’innovazione tecnologica sarà la chiave di lettura della seconda edizione della manifestazione
dedicata alla filiera delle biomasse termiche che si svolgerà dal 17 al 20 marzo 2020 a Fiera
Milano
BIE
Biomass Innovation Expo
Il riscaldamento da biomassa legnosa, pellet, cippato, legno, è
una fonte eco-friendly che porta numerosi vantaggi sia di natura
economica che ambientale. Sono molti gli aspetti che spingono
ad investire in queste soluzioni sia per il settore residenziale che
per il mondo industriale o commerciale.
Fra quelli più significativi ci sono: disponibilità della risorsa in natura,
soprattutto sul territorio del nostro paese: valorizzazione di
una risorsa altrimenti inutilizzata (es. scarti lavorazione del legno
o potature); programmabilità in base alle esigenze della rete, a
differenza delle altre rinnovabili; risparmio economico rispetto a
gasolio o gas; incentivi governativi a supporto dell’installazione;
sensibile riduzione della bolletta energetica e riduzione della
dipendenza da fonti fossili importate.
Infine, riscaldare attraverso residui forestali, agricoli e delle lavorazioni
del legno, contribuisce a tenere puliti boschi e terreni,
rappresenta una fonte di reddito aggiuntiva a quello tradizionale
delle attività agroforestali contribuendo a creare nuovi posti di
lavoro sul territorio. Le ricadute socio-economiche della diffusione
di impianti a biomassa hanno un riflesso positivo sull’occupazione
soprattutto nelle zone rurali del nostro paese.