«Le malvagità degli uomini vivono nel bronzo, le loro virtù le scriviamo sulle acque», diceva William Shakespeare. Ed è proprio sulle orme delle virtù che si snoda «Le Vie dell’Acqua», il progetto patrocinato dal Comune di Bergamo e sostenuto e finanziato da UniAcque che celebra così i suoi primi 10 anni di attività, per far riscoprire Bergamo attraverso le sue reti idriche. Un'interessante iniziativa in programma sabato 24 settembre.
Tre chilometri, da piazza Mascheroni alla fontana del Contarini in piazza Vecchia, per tuffarsi in una città il cui sviluppo è stato fortemente segnato dalla presenza delle risorse idriche, dalla loro ottimizzazione e distribuzione, condizione che oggi è rinnovata con tecnologie ingegneristiche avanzate, così come accade nelle città più fiorenti e importanti al mondo. E «Le vie d’acqua» mette in risalto proprio alcune delle perle nascoste di questo sistema: fontane, acquedotti e cisterne, patrimonio storico e culturale d’importanza strategica, da ammirare attraversando epoche storiche diverse con un percorso circolare in cui si mostra tutta la complessa evoluzione del sistema idrico cittadino.
Le Vie dell’Acqua diventa dunque un trekking urbano alla scoperta della storia della zona fortificata della città di Bergamo, con utili link multimediali posti in prossimità di ogni infrastruttura presente lungo il percorso. Presentazione accompagnata anche da una cartina interattiva che scorterà il visitatore in questo nuovo e inedito cammino. La cartina, infatti, rende usufruibile in autonomia il percorso, riportando indicazioni e approfondimenti sul tracciato e sui punti da visitare. Il tutto, con la possibilità di utilizzarla in maniera interattiva, accedendo alle informazioni tramite il QRcode da usare sul proprio smartphone.
L’itinerario Le vie dell’acqua, inoltre, sarà presentato anche nelle scuole primarie di Bergamo con la possibilità, per le classi che ne faranno richiesta di realizzare percorsi didattici globali incentrati sull’utilizzo consapevole dell’acqua, per approfondire l’importanza alimentare, ambientale, storica e culturale e di questo elemento. L’intervento sarà ideato e realizzato da esperti di pedagogia, scienza e storia, così da trovare la miglior via per stimolare nelle nuove generazioni la consapevolezza e la responsabilità verso la risorsa idrica.