Il 2024 è stato un anno impressionante per quanto riguarda l’attività svolta dai volontari di Retake, e a certificarlo ci sono i dati: in tutta Italia sono stati organizzati infatti 1900 eventi ecologici, per un totale di 97,8 tonnellate di rifiuti raccolti.
E ancora: 807 rifiuti ingombranti rimossi, 126.324 mq di verde sfalciato, 5.372 aiuole e alberi curati, 24.371 mq di superfici verticali riqualificate, 905 arredi urbani riqualificati, 2.403 affissioni abusive eliminate.
Numeri importanti, ma che da soli non raccontano l’impatto sociale delle varie iniziative ecologiche avviate nel corso del tempo.
I dati emersi, a consuntivo dell’anno appena concluso, fotografano l’effettivo impatto sociale di una realtà in crescita – Retake – che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana, incoraggiando la diffusione del senso civico e la crescita di una cultura solidaristica e di cittadinanza. Un movimento partito dal basso e ora divenuto realtà nazionale, capace di ritagliarsi uno spazio sempre più significativo nel panorama delle realtà attive nell’ambito della cura dei beni comuni e della tutela dell’ambiente.
Davvero significativi, infatti, i risultati relativi alle attività svolte: basti citare il numero dei retaker mobilitati (29.851 volontari), o i dati relativi agli eventi nelle scuole (223, con 7.079 studenti e 679 professori coinvolti) oppure ancora gli appuntamenti organizzati dai gruppi nelle varie città (63 gruppi hanno organizzato almeno cinque eventi nel 2024, altri 112 gruppi almeno un evento) per restituire la misura di un impegno febbrile e costante, diffuso in maniera omogenea dal nord al sud della penisola.
Uno sforzo di riqualificazione e valorizzazione delle aree urbane di cui i dati, come ovvio, non possono dire tutto: tra gli effetti “invisibili” c’è infatti la forte spinta in favore dell’integrazione sociale (specie in aree in cui sussistono problematiche di fragilità e disagio) e la creazione di una comunità solidale, generando processi positivi di trasformazione. In un contesto di disconnessioni e frammentazione Retake è quindi motore di cambiamento sociale, restituendo ai cittadini il potere di influenzare direttamente l’aspetto e la qualità degli spazi urbani.