I prezzi dell'energia aumenteranno; il 2021 è stato un anno caratterizzato da prezzi dell'energia straordinariamente alti e il 2022 proseguirà quanto accaduto nel 2021. Tale tendenza è confermata, ad esempio, dagli aumenti previsti in Italia per il primo trimestre 2022 (+55% per la bolletta dell’elettricità e +41,8% per quella del gas, fonte ARERA) che amplificano ulteriormente quelli registrati al termine dell’anno appena trascorso. L'elettrificazione di case e automobili porterà a una maggiore domanda di energia elettrica. Allo stesso tempo, una maggiore attenzione alla riduzione dell'impronta di carbonio nel consumo di energia aumenterà il costo dell'inquinamento attraverso il mercato europeo delle emissioni di carbonio. Ciò, in parallelo ai prezzi del gas e del carbone, che sono ai massimi livelli ciclici, comporterà un aumento dei prezzi dell'energia. Inoltre, gli investimenti programmati nella rete energetica ricadranno sui consumatori attraverso le normali tariffe di rete.
Le differenze di prezzo di ora in ora e di giorno in giorno diventeranno maggiori e più frequenti. Con una maggiore produzione di energia, che dipende dalle condizioni meteorologiche e da una minore capacità termica disponibile legata alla progressiva chiusura delle centrali nucleari e a carbone, la variabilità nella produzione di elettricità aumenterà, portando a prezzi più instabili.
I prezzi dell'energia elettrica vedranno variazioni stagionali che non seguono più il tradizionale andamento “prezzo basso in estate, prezzo alto in inverno”. Sono in costruzione interconnettori, ovvero cavi per lo scambio e l’integrazione energetica nel sistema di approvvigionamento elettrico europeo di numerose nazioni. Ci sono progetti per unire Norvegia, Regno Unito e Germania, Francia e Spagna, Scandinavia meridionale e Polonia, fino al collegamento tra Germania del Nord e del Sud. Ciò significa che ogni paese sarà sempre più influenzato dal clima e dai livelli di produzione in altre parti d'Europa. Inoltre, il progressivo processo di elettrificazione nelle abitazioni e nelle automobili comporta in prospettiva un maggiore consumo durante tutto l'anno, e le nuove forme di produzione di energia come il solare e l'eolico sono destinate ad aggiungere volatilità.
Sempre più paesi inizieranno a introdurre tariffe di congestione negli accordi con i consumatori, come tariffe di carico o prezzi per il tempo di utilizzo, al fine di guidare i cambiamenti comportamentali dei consumi.
La generazione di elettricità locale e rinnovabile sarà sempre più conveniente per più utenti e in più mercati e sarà competitiva rispetto all'energia proveniente dalla rete. Il solare su scala residenziale e commerciale aumenterà a mano a mano che sempre più utenti diventeranno consapevoli dell'opportunità di risparmio nel passare a questa tipologia di energia pulita. In Europa, la previsione per il 2022 è che 1,2 milioni di case (secondo studi di IEA e Otovo) si doteranno di pannelli solari sui propri tetti. Ciò corrisponde a una crescita di quasi il 20% rispetto al 2021, poiché i nuovi programmi di sussidi nazionali e gli alti prezzi dell'elettricità spingono ancora più persone ad acquistare pannelli solari.
L'Europa comincerà ad abbandonare i sistemi di incentivazione relativi all'energia utilizzata dai pannelli solari e dalle batterie, come il pagamento dei consumatori per l'energia che immettono nella rete (tariffe di immissione in rete) o lo scambio di rete, e si avvierà piuttosto verso tassazioni agevolate, come detrazioni fiscali o aliquote IVA più basse sui dispositivi a energia verde. All'inizio di dicembre, il Consiglio europeo ha aperto la strada all'IVA 0% su pannelli solari, biciclette elettriche e altri prodotti e servizi correlati alla green economy. Anche molti Stati membri dell'UE stanno passando dagli incentivi basati sull'energia agli incentivi fiscali.
Le vendite di veicoli elettrici sono aumentate di oltre il 10% nella maggior parte dei paesi europei. In particolare, in Italia, la crescita è stata del 128% su base annua (136.754 unità vendute nel 2021 rispetto alle 59.891 nel 2020, fonte Motus-e). Peraltro, la proprietà dei veicoli elettrici è strettamente legata alla proprietà dei pannelli solari e questa tendenza, probabilmente, si rafforzerà nel 2022. Si vedranno più auto elettriche ricaricate con l’energia prodotta sul tetto del garage o della propria casa. Il 57% dei conducenti di veicoli elettrici in Gran Bretagna ha affermato di avere, o sta pensando di acquistare, pannelli solari per la propria abitazione in modo da rifornire l’automobile con l’energia "prodotta in casa". C'è una chiara correlazione tra la proprietà di un'auto elettrica, la consapevolezza dell'utilizzo dell'elettricità e l'interesse per l'energia solare. In aggiunta, l'eliminazione graduale della fatturazione netta o delle tariffe feed-in per l'energia solare migliorerà il mercato per l'autoconsumo, probabilmente aumentando l'adozione di auto elettriche da parte delle famiglie che già impiegano un impianto fotovoltaico per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Sempre più persone si renderanno conto dell'importanza di consumare energia in modo consapevole, grazie all'ottimizzazione del tempo di utilizzo e alla riduzione dei picchi di carico. I servizi e le soluzioni che aiutano a rendere efficiente il proprio consumo energetico diventeranno sempre più disponibili. Ad esempio, Tibber, società norvegese di risparmio elettrico, ha registrato un'enorme crescita negli ultimi trimestri a causa dell'impennata dei prezzi dell'elettricità. Quando la volatilità dei prezzi infragiornalieri è elevata, diventa sempre più importante consumare elettricità nelle ore del giorno in cui i prezzi sono bassi. Sebbene la curva dei prezzi possa essere molto diversa da una giornata all'altra, in genere il costo dell'elettricità è molto alto al mattino e nel pomeriggio, mentre è relativamente basso durante la notte e spesso anche a metà giornata. Ritardare per qualche ora l'avvio del bollitore dopo la doccia mattutina può far risparmiare parecchi euro, mentre ricaricare il veicolo elettrico di notte invece che nel pomeriggio può far risparmiare ancora di più. Sebbene singolarmente questi spostamenti temporali dei consumi possano avere un impatto economico modesto, se messi insieme, possono comportare risparmi significativi nell'arco di un anno.
Il mercato per le batterie residenziali e commerciali sarà più florido grazie alla maggiore volatilità dei prezzi dell'elettricità, delle tariffe di congestione e della rimozione di quelle feed-in. In più, la continua diminuzione dei prezzi e l'introduzione di prodotti più adatti ai consumatori renderanno il 2022 l'anno in cui le batterie diventeranno un articolo per la casa. Nel 2021 si stima che in Europa siano state installate circa 180.000 batterie domestiche (secondo studi di SolarPower Europe e Otovo). Un anno da record e i numeri di vendita nell'ultima parte del 2021 indicano una crescita continua anche nel 2022.
La continua crescita della domanda, congiuntamente alla carenza di fornitura dei prodotti (causata dalle interruzioni della catena di approvvigionamento globale post-Covid), all'aumento dei prezzi delle materie prime e alla capacità di installazione limitata in diversi mercati chiave, ha portato a un aumento dei prezzi dell’energia solare nel 2021. Questa tendenza si stabilizzerà nel 2022. Le interruzioni della produzione dovute alla pandemia di Covid-19 e gli aumenti della domanda legati ai prezzi elevati dell'energia elettrica, si sono aggregati, mettendo a dura prova il mercato. Inoltre, negli ultimi 18 mesi c'è stato un enorme aumento dei costi di spedizione dalla Cina all'Europa, dovuto in parte alla pandemia di Covid in corso. Guardando ad esempio ai pannelli solari, i prezzi nel mercato europeo sono aumentati in modo significativo durante il 2021 (+15-20% durante l’autunno rispetto ai mesi precedenti).
Inoltre, i costi di trasporto dei container dalla Cina all'Europa sono saliti alle stelle dalla metà del 2020, passando da 2.100 dollari per un container da 40 piedi ad ottobre 2020 fino a 14.400 dollari a dicembre 2021. La situazione dell'offerta sembra destinata a fissarsi nella transizione tra il 2021 e il 2022, ma un ritardo tra produzione e consegna significa che si possono prevedere alcuni ritardi nella stabilizzazione dei prezzi nel mercato finale.