I vincitori saranno premiati nell’ultima giornata della Settimana della Bioarchitettura e Sostenibilità venerdì 22 novembre alle 14.30 alla Rocca di Vignola. Due le macrocategorie di edifici premiati: edilizia ex-novo e ristrutturazioni-restauro, entrambe suddivise in residenziale e non, e una menzione speciale dedicata alla domotica
Il premio giunge quest’anno alla ottava edizione e sempre più numerosi sono i progetti partecipanti provenienti da tutt’Italia in cui sono rappresentate diverse tipologie funzionali. Bioarchitettura, innovazione e recupero sostenibile del patrimonio edilizio esistente: queste le parole chiave a cadenza biennale, seleziona e valorizza, a livello nazionale, le buone pratiche del progettare e costruire green.
L’edizione 2019 vede il consolidarsi di una importante competizione diffusa su tutto il territorio nazionale che coinvolge diverse categorie di professionisti e di enti su molteplici tipologie edilizie ed architettoniche, in contesti urbani, rurali di valore paesaggistico ed ambientale. A questa edizione 2019 del concorso hanno partecipato 48 progetti provenienti da 11 regioni differenti.
- Si parte con il progetto Bellini 35 di Sassuolo, vincitore del premio per la categoria edilizia ex-novo residenziale. Fabbricato innovativo uno tra i primi casi in Emilia-Romagna classificabile come nZEB progettato totalmente in BIM. Pur se ideato prima dell’effettiva entrata in vigore delle norme energetiche della Regione, ne rispecchia già le nuove indicazioni avendo caratteristiche di sistema edificio/impianto tali da poterlo classificare come “edificio a energia quasi zero”.
- Per la categoria edilizia ex-novo non residenziale il progetto vincitore è la Nuova Scuola Primaria di Loiano, Bologna, dove la ricerca di un rapporto armonico con il contesto geografico. Aspetto fondamentale per l’inserimento nel paesaggio è stata la scelta dei materiali di finitura esterna. Si sono infatti differenziati i due piani dell’edificio rimarcando la parte basamentale, rivestita in pietra secondo le caratteristiche locali, e la parte superiore più “leggera” con struttura in legno, destinata alle aule con una finitura a intonaco colorato.
- Si passa alla categoria ristrutturazioni: vincitore per il residenziale è la Villa anni ’70 di Levata di Curtatone (Mantova), sottoposta a una riqualificazione energetica che rispetta i rigorosi standard di efficienza energetica e comfort indoor garantiti dalla certificazione CasaClima classe A. L’involucro edilizio è stato completamente coibentato dal punto di vista termico. Il cuore del sistema è costituito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata, con recuperatore di calore ad alta efficienza e bypass estivo, dotato di una batteria di post riscaldamento e raffrescamento con un circuito collegato a una pompa di calore aria/acqua, che permette di coprire il fabbisogno di climatizzazione dell’abitazione nelle mezze stagioni.
- L’Opificio Golinelli di Bologna: questo il progetto vincitore per la categoria ristrutturazione non residenziale. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana del patrimonio industriale esistente, prima abbandonato, ristrutturato con adeguamento sismico alla classe d’uso 3 (scuole) ed energetico classe A. L’edificio ha bisogno di poca energia per funzionare, questo perché è stato previsto un buon isolamento dell’involucro e perché è stato approfondito il controllo solare in modo da sfruttare al meglio il sole, evitando l’irraggiamento diretto delle parti vetrate nei mesi estivi e permettendo l’apporto di calore nei soli mesi invernali
- E infine, la menzione speciale domotica aggiudicata dalla Scuola primaria Lugagnano di Sola, Verona. Il fabbricato è realizzato con materiali biocompatibili dotati di certificazione ambientale/ecologica. Le pareti poste a est e ovest sono inoltre dotate di una facciata ventilata, quale elemento di rivestimento funzionale a carattere anche estetico. La copertura è sostituita da solai bidirezionali e parte alveolari prefabbricati con isolamento in lana di roccia e rivestimento in lastre di alluminio bianco che integrano un impianto fotovoltaico da 96 kWp.
I risultati positivi raggiunti fin ora spingono AESS a rinnovare l'impegno nel promuovere, riconoscere e premiare una realtà che merita spazi di confronto e visibilità sempre maggiori, con l'obiettivo di poter contribuire alla diffusione di una architettura sostenibile e di qualità.