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SIMAM, impianto di trattamento e condizionamento acque in Azerbaijan

2 agosto 2013
SIMAM S.p.A., grazie alla sua specializzazione nella nella progettazione, costruzione, fornitura e gestione di impianti di trattamento acque, è stata incaricata della realizzazione di un impianto ‘turn-key’ per il trattamento e il condizionamento di acqua a servizio di una caldaia a vapore di una nuova piattaforma off-shore in Azerbaijan.
Nell’ambito dei lavori di realizzazione di una nuova piattaforma off-shore in Azerbaijan, per conto del cliente Compra Energy, Renco S.p.A. ha incaricato SIMAM S.p.A., società di ingegneria e servizi specializzata nella progettazione, costruzione, fornitura e gestione di impianti di trattamento acque, della realizzazione di un impianto ‘turn-key’ per il trattamento e il condizionamento di acqua a servizio di una caldaia a vapore.

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Struttura dell'impianto L’impianto realizzato da SIMAM su incarico di Renco per Compra Energy, nell’ambito dei lavori di realizzazione di una piattaforma off-shore, è containerizzato e dalla capacità produttiva di 3 m³/h. È stato progettato per la produzione di acqua a servizio di una caldaia a vapore da utilizzare nel processo di produzione di energia elettrica di una turbina SOLAR. L’impianto di trattamento e condizionamento dell’acqua è costituito dalle seguenti sezioni di trattamento: filtrazione meccanica fino a 1 micron, sezione di degasaggio primario, sezione di osmosi inversa, sezione di degasazione avanzata, accumulo e rilancio finale al corpo recettore. La peculiarità dell’impianto progettato, costruito e testato da SIMAM è quella di abbattere la concentrazione di ossigeno disciolto nell’acqua trattata fino a livelli bassissimi (fino a sette parti per miliardo) nella sezione di degasazione avanzata. La deossigenazione dell’acqua è resa necessaria dal fatto che l’acqua trattata viene inviata in una caldaia, dove l’eccessiva presenza di ossigeno potrebbe causare malfunzionamenti (ruggine e rotture) dei componenti a contatto. SIMAM, grazie alla più innovative BAT (Best Avaiable Technologies), ha progettato e installato un sistema di deossigenazione a membrane sottovuoto, che, grazie al contatto dell’acqua con l’azoto permette l’abbattimento della concentrazione di ossigeno. Nel degasatore a membrana, il fluido di processo viene messo in contatto con un gas di flussaggio, attraverso una membrana idrofobica semipermeabile. In questa condizione, grazie alla differenza di pressione parziale dei gas tra le due fasi e data l’impossibilità di passaggio dell’acqua attraverso la membrana, avviene il passaggio del gas dal fluido alla corrente di scarico. L’azoto necessario al processo viene prodotto dall’impianto autonomamente, grazie all’installazione di un sistema di produzione azoto con filtri a setacci molecolari (CMS) che permettono la produzione di un gas altamente Puro (> 99.995 %). Tutto il sistema a valle della sezione di degasazione è mantenuto polmonato per evitare che l’acqua trattata rientri in contatto con l’ambiente, e quindi si “riossigeni”. La progettazione, la costruzione e la fornitura dell’impianto hanno richiesto sette mesi di tempo.

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Un altro uso della osmosi e delle membrane I cicli produttivi, operativi o dismessi, si caratterizzano per l’impiego, la produzione o la generazione indesiderata di sostanze chimiche, che le normative europee e nazionali identificano come “pericolose” per l’ambiente idrico e l’atmosfera. La presenza di inquinanti comporta l’applicazione di vincoli stringenti sulle misure di contenimento/sistemi di depurazione e su quelle di prevenzione e di controllo. A ciò si aggiunge la necessità di definire gli ambiti di responsabilità fra il gestore del servizio idrico e i vari fruitori, attraverso lo sviluppo di un sistema di tracciabilità dei reflui a partire dai processi di generazione, in modo da identificare più facilmente le possibili fonti di sostanze tossiche o inibenti il trattamento di depurazione aumentando, quindi, la tempestività e l’efficacia degli interventi correttivi. Nelle attività industriali l’acqua gioca ruoli molteplici. È un fluido di processo che limita la produzione e il consumo di olio, gas e prodotti. È un by-product o un rifiuto. L’acqua è un input produttivo strategico, sempre meno disponibile, quindi, è una risorsa/valore che “impacts a company’s brand”. I tools operativi che consentono di realizzare l’ottimizzazione e il controllo del ciclo dell’acqua negli impianti che la trattano, migliorando operatività, costi e water reuse, sono: l’analisi del processo e dell’approccio impiantistico, l’utilizzo dell’approccio IPCC (Integrated Pollution Prevention Control) e dei BREF (BAT reference document) specifici per ogni ciclo produttivo, la verifica e validazione dei dati esistenti, l’esecuzione di eventuali campagne di monitoraggio integrative a quelle di routine, la definizione di procedure operative chiare.

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