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Milano, un nuovo quartiere smart in città

11 settembre 2017
Nascerà a Milano un nuovo quartiere a basso impatto ambientale, finanziato dal Progetto Europero Sharing Cities. I lavori sono iniziati ad Agosto e si concluderanno con la realizzazione del primo distretto ad energia quasi zero
Il quartiere milanese Porta Romana/Vettabbia, nei prossimi anni, cambierà completamente volto, diventando il rappresentante italiano delle trasformazioni urbane intelligenti. Il progetto, inaugurato dal Sindaco Beppe Sala e dall’assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive con delega alle Smart City, Cristina Tajani, rientrerà nel progetto europero “Sharing Cities” finanziato dal programma Horizon 2020 – Smart Cities Lighthuse che ha l’obiettivo di realizzare un quartiere “smart” a emissioni "quasi" zero, per rispondere alle principali sfide ambientali delle città e migliorare la vita quotidiana dei suoi abitanti. 
Il progetto, presentato nel Febbraio 2016, dall’Urban Centre Milanese, sarà finanziato con 8.6 milioni di euro, di cui 2.1 saranno destinati al Comune mentre la restante parte verrà rigirata ai partner, tra cui vanno annoverati, il Politecnico di Milano, Amat, Atm, Legambiente e A2A. Tra i principali obiettivi dell’iniziativa troviamo la drastica riduzione dei consumi energetici, delle emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto, intervenendo direttamente su edifici pubblici e privati, costruiti nei primi anni 70, che ricoprono una superfice di 25mila mq. 
Gli interventi riguarderanno la posa di sistemi di isolamento a cappotto, l’utilizzo di tecnologie che permettono il controllo e la regolazione a distanza degli impianti, infine verrà sperimentato un innovativo sistema fotovoltaico per l’autoproduzione di energia, in parte consumata e in parte ceduta alla rete. Attraverso queste pratiche , il progetto mira ad ottenere un risparmio energetico del 50-60% per quanto riguarda i consumi di energia per il riscaldamento e il 30% sui costi per l’energia elettrica. 
Ma non solo, come si apprende dall’ANSA: “Saranno messe in campo modalità di mobilità condivisa sostenibile: 60 veicoli di car sharing elettrico, 150 bici elettriche, 76 punti di ricarica di colonnine elettriche, 10 veicoli elettrici destinati alla logistica. Il progetto parte da oggi con la ricerca dei condomini privati che vogliono aderire al programma di efficientamento energetico. I lavori saranno a carico dei condomini ma ci saranno degli incentivi, come tra gli altri la certificazione energetica gratuita dell'edificio, oltre a una previsione di abbattimento costi che va dal 50 al 70 per cento, che si sommano agli incentivi previsti dalle leggi nazionali.” 
Inoltre, grazie ad un innovativo sistema di gestione dell’energia, sviluppato secondo la logia IoT, con trasmissione di dati a basso consumo, verranno raccolti i dati sul comfort all’interno e all’esterno degli edifici, verranno misurati i consumi e la produzione dell’energia a livello distrettuale, così da analizzare gli effetti dei diversi interventi e la loro interazione. Infine, grazie alla trasmissione di questi dati, verranno studiate altre possibili logiche di ottimizzazione energetica su scala urbana.

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