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Mare Monstrum 2017. Pubblicato il Report di Legambiente

20 giugno 2017
Scarichi inquinanti, abusivismo edilizio, navigazione fuorilegge e pesca di frodo: questi i “nemici del mare” denunciati dal report annuale di Legambiente “Mare Monstrum”
Scarichi inquinanti, occupazioni illegali delle spiagge, abusivismo edilizio, navigazione fuorilegge e pesca di frodo e tante altre ancora le attività dell’uomo che da sempre denaturalizzano il Mare Nostrum, tanto da trasformarlo in un Mare Monstrum, come definisce Legambiente. 
L’associazione, elaborando i dati dell’attività di repressione delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, descrive in numeri e classifiche l’illegalità ai danni del mare nel dossier annuale Mare Monstrum: lo studio, che si basa sui reati accertati, ma che descrive solo uno spaccato di un fenomeno di proporzioni ben più ampie. In particolare, da quanto emerge dal nuovo dossier Mare Monstrum2017, anche se nel 2016 grazie alla forza deterrente della legge sugli ecoreati le infrazioni a danno del mare sono diminuite del 15%, la cifra mostruosa è comunque pari a 43 reati al giorno. L’insufficiente depurazione e gli scarichi inquinanti restano il reato più contestato e in crescita rispetto all’anno precedente, e da sole rappresentano il 31,7% (contro il 24,6% del 2015) delle infrazioni contestate. Seguiti da pesca illegale, che vale il 30% (era al 36,9%), il cemento e navigazione stabili rispettivamente al 24% e al 14,3%. 

Una situazione preoccupante quella che fotografa il dossier di Legambiente, che per denunciare lo stato di fatto ha dato il via all’iniziativa Goletta Verde. La storica imbarcazione di Legambiente salpata da La Spezia il 18 giugno, navigherà fino al 12 agosto lungo la Penisola per monitorare la qualità delle acque marine, denunciandone la mala depurazione, le illegalità ambientali, le trivellazioni di petrolio e il marine litter. Compito della Goletta è quindi quello di denunciare lo stato del mare per sensibilizzare turisti e amministrazioni. 
Come comunica infatti Legambiente: “Servono politiche sinergiche tra i Paesi del Mediterraneo per contrastare il "marine litter" e una legge contro il cemento selvaggio. L’abbattimento delle costruzioni fuorilegge è la migliore cura preventiva contro il vecchio e nuovo abusivismo” .
Nel 2016 in calo i reati a danno del mare grazie alla legge sugli ecoreati, ma la mala depurazione e gli scarichi inquinanti restano il delitto più contestato, rappresentano il 31,7% delle infrazioni totali La Campania si conferma la regione del mare illegale con il più alto numero di infrazioni accertate, seguita da Sicilia, Puglia e Lazio. Il viaggio, composto da 21 tappe con arrivo finale il 12 agosto a Lignano Sabbiadoro (Ud), quest’anno diventa ancor più prezioso e importante dopo la conferenza mondiale degli Oceani all’Onu dove Legambiente ha partecipato presentando un focus sul Mediterraneo, tra i mari più a rischio per inquinamento da “marine litter” al pari degli oceani, raccontando l’esperienza e i dati raccolti in questi 30 anni da Goletta Verde e rilanciando un pacchetto di proposte per contrastare questo problema. Il marine litter, insieme alla maladepurazione e alla pesca illegale, mette in serio pericolo l’ambiente, la biodiversità marina ma anche la salute dei cittadini. 
In particolare, da quanto emerge dal nuovo dossier Mare Monstrum 2017 di Legambiente sul mare illegale basato sul lavoro delle Forze dell'ordine e delle Capitanerie di porto, anche se nel 2016 grazie alla forza deterrente della legge sugli ecoreati le infrazioni a danno del mare sono diminuite del 15%, pari a 43 reati al giorno. L’insufficiente depurazione e gli scarichi inquinanti restano il reato più contestato e in crescita rispetto all’anno precedente, e da sole rappresentano il 31,7% (contro il 24,6% del 2015) delle infrazioni contestate. Seguiti da pesca illegale, che vale il 30% (era al 36,9%), il cemento e navigazione stabili rispettivamente al 24% e al 14,3%. Una situazione preoccupante quella fotografata dal dossier di Legambiente, che denuncerà puntualmente durante il viaggio della Goletta Verde e di tappa in tappa nelle diverse regioni dove approderà.